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lunedì 30 agosto 2010

Mozione di sfiducia dei consiglieri comunali del PD al Sindaco Massimo Borghi.


Si pubblica il documento integrale presentato dall'Unione Comunale del PD sabato 28 agosto in occasione della Conferenza Stampa tenutasi presso la sede del PD di Gavorrano.



MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO ex REGOLAMENTO DEL COMUNE DI GAVORRANO, ART. 63, comma II (Titolo V)
I sottoscritti firmatari della presente, Consiglieri Comunali di GAVORRANO (GR), propongono la mozione di sfiducia al Sig. Sindaco Borghi Massimo, per i motivi di seguito indicati:

L’operato del Sindaco Massimo BORGHI, in questi 15 mesi di mandato, si è caratterizzato per gravi inadempienze dei più elementari dettami di buona gestione politico-amministrativa, oltre che per le gravi inadempienze programmatiche. Lo stato di immobilismo in cui versa il Comune di Gavorrano è sicuramente un dato di fatto inconfutabile.
Oggi Gavorrano isolato totalmente, paralizzato anche sui più piccoli problemi quotidiani è privo di prospettive di crescita e di sviluppo.
Inoltre, le gravi difficoltà sul piano della dialettica politico-amministrativa, in questo periodo di governo hanno visto montare progressivamente un generale malessere tra Assessori e Consiglieri espressi dal PD, a causa della costante mancanza di interlocuzione con il Sindaco, indifferente al dovere discendente dal ruolo istituzionale di collaborazione e dialogo con Giunta e Consiglio.
Il Sindaco, in più occasioni, nonostante le pressanti istanze di Giunta e Capogruppo a tale proposito, ha sprezzatamene ignorato queste richieste, mortificando il ruolo della maggioranza stessa, deludendo chi con grandi sacrifici lo aveva appoggiato credendo in un progetto di gestione politico-amministrativa comune; troppo spesso dimenticando l’importanza del parere e del contributo delle forze politiche della Coalizione che, sostenendo la sua candidatura, hanno consentito la sua elezione.

La vicenda dell’Ordinanza è soltanto un altro esempio del modus operandi che Borghi stava attuando, non certo la causa portante di questa mozione di sfiducia!

Dal punto di vista politico, il Sindaco ha gestito l’azione di governo in piena autonomia escludendo dalle scelte e dalla pianificazione dell’attività politico-amministrativa i partiti che l’hanno sostenuto, insinuando una stato continuo di campagna elettorale.
Non pensavamo certo di sostenere un Sindaco che avrebbe denigrato i suoi principali collaboratori e la rappresentatività dei nostri Partiti.
Borghi si è presentato a capo di una Coalizione di Partiti che si sono uniti intorno ad uno specifico programma di governo: non ha ricevuto una delega in bianco, né l’investitura a podestà.
Era chiamato a tenere unita la sua maggioranza e invece è stato il principale fattore di disgregazione.
Il PD ha dimostrato in questo anno un grande senso di responsabilità : assessori e consiglieri si sono sempre comportati lealmente e da parte del PD mai sono state aperte polemiche o azioni strumentali nei confronti dell’Amministrazione Comunale.
Non c’è un solo atto che i Consiglieri Comunali del PD non hanno votato in Consiglio Comunale.

Più volte ha minacciato di dimettersi e di voler andare al voto.

Come sulla questione delle nomine del Consiglio del Parco Nazionale e probabilmente Gavorrano rischia di non avere rappresentanza nel CdA del Parco.
E’ bene che i cittadini sappiano che il Sindaco Borghi, non più tardi di un mese fa, ha chiesto ad assessori e capogruppo di portare una lettera che sostenesse la sua candidatura fra i Sindaci del comprensorio. In caso contrario avrebbe provocato la caduta dell’amministrazione comunale e si sarebbe ritornati alle urne.
L’elezione del Primo cittadino è diretta e conferisce al Sindaco ampie e specifiche prerogative; ma, insieme a lui, i cittadini hanno eletto anche il Consiglio Comunale, che ha proprie competenze e funzioni.
Il populismo a cui abbiamo dovuto assistere in questi mesi è deleterio per la politica di Gavorrano.

I rappresentanti PD in Consiglio comunale hanno come primario interesse il bene della collettività che amministrano e avrebbero ritenuto opportuno intervenire su un problema grave come la dipendenza da gioco, con la più ampia concertazione, la discussione, il confronto, l’intervento educativo, la prevenzione e l’assistenza nei confronti di quei soggetti e di quelle famiglie che da questa dipendenza sono colpiti.

La prova tangibile di quanto sosteniamo è l’assenza totale di introduzione ad un percorso di progettazione per l’attuazione del programma elettorale presentato agli elettori.
A tutt’ oggi, nonostante le sollecitazioni, non sono state avviate le discussioni nelle sedi competenti, che avrebbero consentito la valutazione delle modalità di attuazione di progetti atti alla crescita e allo sviluppo del territorio comunale.
Alcuni esempi:
- il progetto di realizzazione del nuovo distretto socio-sanitario è stato bloccato non certo per motivi economici in quanto, un accordo di programma con la Asl 9 stipulato nel 2007, prevedeva che la struttura (700.000 euro) fosse completamente a carico dell’azienda sanitaria; bloccato da un accordo fra Sindaco e Azienda Sanitaria, sconosciuto a Giunta, Consiglieri, Capogruppo e Coalizione;
- L’accordo con la società Blubonifica, annunciato in sede di Consiglio, che doveva produrre un beneficio di 200.000€, si è dimostrato inesistente;
- nessuna apertura delle attività e dei servizi del Polo Culturale dei “Bagnetti”: enoteca, centro congressi, sede del parco nazionale. Al contrario, abbiamo rischiato di perdere un finanziamento di 240.000€ per completare la parte museale (recuperato solo grazie alla tenacia dei nostri Assessori). Annullato completamente l’investimento per realizzare un adeguato impianto di riscaldamento e raffreddamento della struttura, che ne consentisse una effettiva fruizione in ogni periodo dell’anno, indipendentemente dalle condizioni climatiche. Così, limitando fortemente l’appetibilità della struttura e, di conseguenza, le occasioni di gestione.
Tutto ciò a dimostrazione dello scarso interesse alla concreta realizzazione del progetto relativo al Parco Minerario Nazionale.
- sono stati di fatto abbandonati tutti i progetti di sviluppo turistico, residenziale e dei servizi contenuti nel Regolamento urbanistico; a tale proposito, circa un anno fa, è stata istituita una Commissione per la valutazione di eventuali varianti, che è stata convocata una sola volta e al contempo annullata per difetto di notifica;
- la scellerata gestione del personale (es. smantellamento ufficio tecnico) ha provocato una caduta verticale del funzionamento dei servizi essenziali (vigili urbani, manutenzione strade e verde pubblico, pubblica illuminazione, cimiteri, cattiva gestione dell’ufficio tributi…);
- ci sono ritardi fortissimi nell’apertura della Casa di riposo Maiani; ripensamento alla costruzione del canile comprensoriale, senza una concreta alternativa.
- sulla vicenda dell’adeguamento dello stadio “Malservisi” di Bagno, il Sindaco porta una grande responsabilità in quanto non è stato capace di costruire soluzioni alternative di collaborazione e dialogo né con le società sportive, ne con le istituzioni interessate. Per questo l’U.S. Gavorrano è destinata a giocare fuori dalla provincia di Grosseto;
- in termini di partecipazione, il Sindaco ha disatteso il patto con i cittadini, le categorie e le associazioni, riconducendo ai poteri del Sindaco scelte riguardanti l’intera comunità; scambiando per ‘partecipazione’ i colloqui individuali con i singoli cittadini, i cui problemi restavano oscuri all’intera Giunta, con il rischio che questo tipo di dialogo privato potesse esser interpretato come forma di clientelismo.

Infine, l’esclusione dalla Giunta di Gabrielli: un atto di rottura che si è consumato per esclusiva responsabilità del Sindaco sia per il merito che per il metodo.
Il ritiro delle deleghe è avvenuto in maniera improvvisa, senza comunicazione diretta nei confronti dell’interessato, né con la forza politica che lo ha espresso ed indicato.
Le motivazioni addotte dal Sindaco per la revoca delle deleghe sono tanto fumose quanto denigratorie nei confronti di Gabrielli.
Prima ha accusato il Vice sindaco di conflitto di interessi in quanto consigliere del Circolo Arci di Giuncarico in relazione all’ordinanza videopoker, poi ha coperto le ragioni del ritiro delle deleghe invocando la privacy (introducendo nell’opinione pubblica il sospetto del compimento di chissà quali gravi atti). Sollecitato dal PD a fare chiarezza, ha addotto motivazioni palesemente inconsistenti collegate ad una vicenda nata circa venti anni or sono e conclusasi con una sentenza del tribunale che ha condannato il Comune di Gavorrano al risarcimento del danno nei confronti dei genitori di Gabrielli (causa uno sversamento fognario); quindi basata su atti pubblici di cui il Sindaco era perfettamente a conoscenza.

Il Sindaco, in evidente difficoltà, ha tentato di disorientare l’opinione pubblica sollevando un polverone mediatico e propagandistico.
Infine, ha cercato ancora una volta di dividere il PD lavorando per un’idea di ‘rimpasto’, all’oscuro dei Partiti di Coalizione.

Di fronte ad atti di rottura nei confronti della sua maggioranza, della Giunta, del gruppo consiliare e del PD, sono venute a mancare le condizioni per proseguire con un rapporto di fiducia, fondamentale per governare in modo proficuo il Comune di Gavorrano, che nostro malgrado, è piombato in una situazione che non ha precedenti nella sua storia.

Per i firmatari di questa mozione il più grande rammarico nel constatare l’impossibilità per i motivi suddetti di ripristinare il rapporto di fiducia necessario per governare Gavorrano in modo attento e proficuo; allo stesso tempo la consapevolezza che la conseguenza di questa mozione non avrà ripercussioni negative per la nostra comunità, più di quanto non ne produrrebbe proseguire caparbiamente con questa Amministrazione.

Pertanto i sottoscrittori Consiglieri Comunali

CHIEDONO

Alla S.V. la convocazione del Consiglio Comunale, nei termini previsti dalla legislazione vigente, al fine di mettere in discussione e deliberare la presente mozione di sfiducia al Sindaco Borghi Massimo.

Biondi Martina
Borborini Fosco
Cantini Valentina
Castelli Vitaliano
Gabrielli Luca
Masini Marco
Mondei Francesca
Sozzi Claudio
Tosi Riccardo


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