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mercoledì 2 dicembre 2009

Per andare dove dobbiamo andare, da che parte dobbiamo andare?





















A volte le domande sembrano stupide, ma è la domanda che ci stiamo facendo da un pò di tempo quando parliamo del nostro territorio. Tra allarmismi e difficoltà, tra delusioni personali e progetti sparati nel nulla ci sembra di vivere un brutto sogno dal quale non vediamo l'ora di svegliarci. A Gavorrano si sta giocando una partita importante per lo sviluppo del territorio, ma nessuno dei cittadini è coinvolto veramente fino in fondo a governare e decidere per il proprio futuro....sembriamo un pò come questo grande attore disperso nella metropoli milanese che candidamente fa una domanda innocente , ma che svela la fragilità della nostra preparazione sulle sfide del futuro. E' il momento di rimboccarci le maniche e guardare ad un territorio unito, evoluto e orgoglioso di vincere una sfida.

lunedì 29 giugno 2009

Apriamo i Forum di discussione a Gavorano.


Il territorio di Gavorrano ha scelto il nuovo consiglio comunale, un nuovo Sindaco ed una giunta assumendosi la responsabilità di guidare la nostra comunità nei prossimi cinque anni. Come cittadini il nostro in bocca in lupo per questa responsabilità e la nostra piena disponibilità a sostenere il lavoro di tutta l'amministrazione pubblica in vista di importanti scelte che dovranno essere compiute per mantenere i risultati positivi fin qui acquisit, migliorare i livelli di servizio, far crescere la qualità della vita di tutti noi.
Agenda 21 Gavorrano, come ormai evidente, non è un partito politico, nè un'associaizone culturale, ma un gruppo promotore di cittadini che chiede siano garantiti gli spazi di partecipazione e che sia dato avvio all'impegno che la nostra amministrazione pubblica ha sancito con la dichiarazione ambientale.
alla nuova amministrazione la formalità e l'impegno di garantire gli spazi di partecipazione democratica e l'istituzione dei forum tematici aperti a chiunque.
Chiediamo che più cittadini possibile aderiscano alla presente richiesta affinchè si entri nella fase della partecipazione attiva sulle scelte future.

domenica 31 maggio 2009

STORIE DI SCORIE DOM 31 MAGGIO 09 ULDERICO PESCE

“Storie di Scorie” vuole ricostruire prevalentemente l’avvento dell’industria nucleare italiana, il pericolo che ancora oggi rappresenta e le modalità tecniche del funzionamento di una centrale atomica.

Il testo racconta la vita Nicola, figlio di un contadino del Metapontino (MT) che ha lavorato come addetto alle pulizie nel deposito nucleare della Trisaia di Rotondella (MT) dove negli anni ’60 arrivarono 84 barre di uranio radioattivo provenienti dagli USA delle quali, 64 sono ancora conservate nel deposito lucano, altre riprocessate, altre ancora sono conservate nel deposito nucleare della Casaccia, a 25 chilometri a nord-est di Roma. Nicola, avendo scoperto illeciti da parte dell’Enea è stato licenziato. Successivamente è partito volontario per la Bosnia dove ha respirato polvere di proiettile all’uranio e si è ammalato. Tornato in Italia ha fatto domanda alle Poste Italiane ed è stato assunto come postino a Saluggia (VC). La piccola casa che ha preso in affitto è sulla Dora Baltea, la finestra si affaccia proprio sul deposito nucleare del luogo.

A novembre del 2003 decide di tornare in Lucania per partecipare alla protesta contro il decreto 314 emanato dal Governo, secondo il quale a Scanzano Jonico, paese dove è nato e dove suo padre ha un’azienda agricola, dovrà nascere il deposito unico di scorie nucleari italiane.

Nicola sarà tra gli organizzatori della protesta contro il decreto e comincerà ad informare la popolazione sul pericolo del deposito nucleare della Trisaia di Rotondella dove ha lavorato anni prima e nel contempo denuncerà la situazione di alto rischio in cui vivono oggi i depositi nucleari di Latina, della Casaccia di Roma, di Caorso ecc

venerdì 24 aprile 2009

Grazie a tutti!!!!!


Un ringraziamento a tutti i partecipanti di questi tre incontri realizzati in giro per il comune di Gavorrano. Un grazie all'Amministrazione Comunale per il patrocinio, un grazie al Laboratorio Gavorrano Idea, un grazie al Circolo Arci di Giuncarico, un grazie alla Società di Mutuo Soccorso di Caldana per la grande diponibilità ad ospitarci e facilitare la realizzazione degli incontri.
Un particolare ringraziamento a Paolo Fusi, Alissa e Luciano per il cuore che hanno messo nel presentare informazioni e a iutare il pubblico a comprendere i temi trattati e tutte le persone che hanno partecipato e dato un contributo di tempo e di passione.
Agenda 21 Gavorrano non ferma la sua attività a breve la comunicazione sul prossimo evento di maggio.

mercoledì 22 aprile 2009

Planomia - La Scienza del Pianeta


Ciao a tutti. Vi aspettiamo giovedì 23 aprile alle ore 21,00 al Cantinone di Caldana per il terzo incontro di Agenda 21 Gavorrano.

Accanto agli autori della pubblicazione "Planomia" Alissa Mattei e Nicola Cipriani performance Teatrale as sorpresa.
Vi aspettiamo.

martedì 14 aprile 2009


Un attimo di attenzione.
Siamo un gruppo di cittadini di Gavorrano che hanno a cuore il futuro sviluppo del nostro territorio, ma non siamo nè un partito politico, nè una lista civica o elettorale.
Crediamo nella vitalità intellettuale e nel coinvolgimento attivo delle persone, soprattutto quelle che per scelta personale non si sentono obbligate ad iscriversi ad un partito, ma che desiderano fortemente partecipare alla vita pubblica.
Crediamo profondamente nei valori della democrazia che, nonostante il sempre più diffuso senso di impotenza e di sfiducia nei confronti della politica, rappresenta l'unico strumento possibile nell'affrontare i tanti temi dello sviluppo futuro.

Ecco l'importanza per tutti noi di studiare, capire, confrontarsi, avere un luogo permanente dove portare idee, passioni, che sostengano la nostra crescita e rinforzino la nostra identità.
TI ASPETTIAMO.

FORUM AGENDA 21 GAVORRANO

giovedì 9 aprile 2009

Siamo anche su Facebook e SMS

Da oggi ci puoi trovare anche su Facebook basta digitare
"Gavorrano Duemilaventuno".
Se vuoi essere aggiornato gratutitamente via FB sulle riunioni e sugli eventi di Agenda 21 Gavorrano scrivici un messaggio su facebook.

Ciao a tutti.

giovedì 26 marzo 2009

Il Calendario degli Eventi di Aprile e Maggio 09.


Ecco il programma degli incontri che il Gruppo Promotore del Forum Agenda 21 organizzerà nelle prossime settimane sul territorio di Gavorrano. Gli incontri avranno il carattere informativo/formativo e sarà possibile intervenire nel forum sui temi illustrati.

Lo scopo è quello di allenarci a discutere e dialogare insieme , trovare punto di accordo e misurarsi sulle differenze, ma in ogni caso cercando di costruire relazioni e dialoghi costruttivi per il bene del territorio.

Sono indicati i temi, le date, i luoghi fisici in cui abbiamo intenzione di sviluppare la partecipazione e la discussione con i cittadini invitando esperti e tecnici che ci aiuteranno a comprendere su ogni tema le dinamiche, le esperienze, i modelli sociali e culturali della società contemporanea.

Abbiamo volutamente programamto questi primi eventi un pò in tutte le frazioni di Gavorrano, proprio per aderire subito ad una pratica del decentramento delle iniziative e permettere a chi la sera può avere difficoltà a spostarsi a entrare in contatto con il forum.

Per il momento indichamo i temi e i luoghi dove abbiamo intenzione di svolgere gli appuntamenti che (lo precisiamo) SONO GRATUITI E APERTI INDISTINTAMENTE A TUTTI I CITTADINI.

Venerdì 10.04.09: Centro Congressi Gavorrano - Porta del Parco
“Dove va l'Economia del pianeta? Le ricadute sul sistema economico locale”
partecipa Paolo Fusi (Giornalista Economico); RELATORE CONFERMATO

Giovedì 16.04.09: Sala Arci Giuncarico
“Surplus” – Documentario di Erik Gandini
Discussione sui temi di Agenda 21 a cura del Forum A21 Gavorrano;
RELATORI CONFERMATI

Giovedì 23.04.09: Teatro di Caldana
“Planomia – La scienza del Pianeta” presentazione della pubblicazione edita da
Franco Angeli Editore 2008
partecipa aggiungiamo Alissa Mattei e Nicola Cipriani ,
responsabile della Delegazione Toscana di PLEF ( Planet Life Economy Foundation) Fondazione ONlus.; RELATORI CONFERMATI


Venerdì 08.05.09: Cinema Roma Bagno di Gavorrano
“Gavorrano 2021: partecipazione, sviluppo, governo del territorio”
Incontro con i candidati a Sindaco per le Elezioni Amministrative 2009;
EVENTO CONFERMATO

Inizio eventi ore 21,00

Al fine di coinvolgere ed invitare tutta la popolazione residente saranno realizzate attività di comunicazione utilizzando tutti gli strumenti disponibili a cura dello staff e della redazione del nostro Blog....

S C R I V E T E C I !!!!!!!


Agenda 21 Gavorrano scrive al sindaco di Gavorrano


Gavorrano, 26 marzo 2009

Al Sindaco del Comune di Gavorrano
seguono 44 firme di persone che vivono ed operano nel comune di Gavorrano.

Oggetto: Richiesta di Incontro.

I firmatari del presente documento che si riconoscono nelle linee guida dei Forum di AGENDA 21 LOCALE per la promozione e la consapevolezza, la partecipazione e il dibattito circa i temi dello sviluppo a cui il Comune di Gavorrano ha aderito attraverso la sua “Dichiarazione Ambientale”, chiedono di poter vedere attivata la partecipazione dei cittadini di Gavorrano.

Per questo siamo disponibili a perseguire gli obiettivi enunciati nella Dichiarazione Ambientale e motivati ad aiutare la nostra comunità ad accrescere il proprio livello di informazione e formazione sui temi dello sviluppo del nostro territorio.

Crediamo nella vitalità intellettuale e nel coinvolgimento attivo delle persone, soprattutto quelle che per scelta personale non si sentono obbligate ad iscriversi ad un partito, ma che desiderano fortemente partecipare alla vita pubblica.

Crediamo profondamente nei valori della democrazia che, nonostante il sempre più diffuso senso di impotenza e di sfiducia delle persone nei confronti della politica, rappresenta l’unico strumento possibile nell’affrontare i tanti temi dello sviluppo futuro.

Queste discussioni a Gavorrano sono iniziate prima in via informale e spontanea per poi assumere i connotati di incontri regolari e coinvolgendo sempre più persone motivate a parlare e a confrontarsi, scoprendo con piacere che molte altre comunità italiane ed europee hanno attivato un percorso simile.

La prerogativa fondamentale sarà un passaggio con la nostra Amministrazione Comunale al fine di sostenere e mettere in pratica tutte le attività di promozione utili alla partecipazione; una partecipazione che dovrà essere tutelata da chi nell’Ente ha il compito istituzionale di occuparsi delle politiche che favoriscano la partecipazione dei cittadini.

La nostra prima richiesta è quella concernente di “come partecipare”, “i luoghi” “i tempi”, “come poter crescere e diventare un valore aggiunto” per la comunità, senza correre il rischio di essere scambiati per un movimento che guarda alle varie competizioni elettorali proprio perché vi è forte la necessità per tutti i cittadini di studiare, capire, confrontarsi.

Per rendere visibile tutto questo il nostro forum ha già predisposto una serie di eventi di informazione sui temi dello sviluppo; incontri dove si promuoverà un dialogo sui “futuri possibili del nostro territorio”, partendo dai nostri punti di forza, valutando le nuove opportunità, cercando di costruire un dibattito aperto, comprensibile e partecipativo.

Tutto questo sarà possibile grazie all’ausilio di esperti, che ci aiuteranno a comprendere i temi aperti, le esperienze positive di realtà virtuose, i casi negativi, le nuove opportunità.

Chiediamo per questo un incontro con l’Amministrazione Comunale per valutare le modalità di organizzazione del forum secondo gli standard indicati dall’Onu e secondo gli spazi adeguati che possiamo utilizzare per far iniziare a discutere omogeneamente il nostro vasto territorio.

Cordialmente.


“Gruppo Promotore Forum Agenda 21 Gavorrano”


martedì 24 marzo 2009

La Carta di intenti di Agenda 21 Gavorrano

Nonostante il sempre più diffuso senso di impotenza e di sfiducia nei confronti della politica e l’assenza di azioni politiche che promuovano una partecipazione diffusa sul territorio, un nutrito gruppo di cittadini del Comune di Gavorrano, ha iniziato a discutere sui temi dello sviluppo futuro del territorio.

Queste discussioni sono iniziate dapprima in via informale e spontanea (al bar, all’uscita da scuola, da teatro o da un concerto, al supermercato, nel negozio sotto casa), per poi assumere i connotati di incontri regolari e coinvolgendo sempre più persone motivate a parlare e a confrontarsi.

Dopo mesi di discussioni su quelli che sono stati individuati quali temi cruciali per lo sviluppo del territorio e la sua gestione, la volontà diffusa del gruppo è stata quella di poter incontrare altri cittadini e i candidati a Sindaco alle prossime elezioni amministrative per ascoltare il loro pensiero in merito ai suddetti temi.

Gradualmente si è presa consapevolezza che ciò che stavamo facendo altro non era che “partecipazione attiva alla vita politica del territorio”, scoprendo con piacere che numerose altre comunità in Italia e in Europa hanno già intrapreso - spesso da molti anni e con buoni risultati - un percorso simile al nostro.


Il Forum Agenda 21 locale

Sono molte le comunità di cittadini ad avere adottato quella modalità già concepita dalle Nazioni Unite nel 1992 e nota come AGENDA 21 locale.


- Agenda 21 è un programma delle Nazioni Unite dedicato allo sviluppo sostenibile; esso consiste in una pianificazione completa delle azioni da intraprendere, a livello mondiale, nazionale e locale, dalle organizzazioni delle Nazioni Unite, dai governi e dalle amministrazioni in ogni area in cui la presenza umana esercita un qualche impatto sull'ambiente

La cifra “21” che fa da attributo al sostantivo “Agenda” si riferisce al secolo corrente, in quanto temi prioritari di questo programma sono le emergenze climatico-ambientali e socio-economiche che l'inizio del Terzo Millennio pone inderogabilmente dinnanzi all'Umanità intera.

Agenda 21 è quindi un piano d’azione per lo sviluppo sostenibile, da realizzare su scala globale, nazionale e locale con il più ampio coinvolgimento possibile di tutti i portatori di interesse che operano su un determinato territorio.

Agenda 21 Locale

L'esecuzione dell'Agenda 21 è stata programmata per includere interventi a livello internazionale, nazionale, regionale e locale. In alcuni stati le autorità locali hanno preso iniziative per la realizzazione del piano a livello locale, come raccomandato nel capitolo 28 del documento. Questi programmi locali sono noti come “Local Agenda 21”.

Pur mantenendo una nostra indipendenza, sia nei metodi di lavoro che nei temi trattati, il confronto con cittadini di altri comuni che hanno già attivato l’Agenda 21 locale ci è stato molto utile per allargare il nostro orizzonte e per rinforzare la sensazione di non essere da soli.


COSA VOGLIAMO FARE

La nostra intenzione è quella di attivare una discussione attiva tra i cittadini e tra cittadini e politici, spostando l’attenzione dalle singole personalità ai programmi per il futuro.

Consapevoli che sussistono ancora differenze marcate tra chi si riconosce in idee di destra e chi di sinistra, ci siamo tuttavia resi conto, proprio grazie al differente orientamento politico dei membri del gruppo, che i temi che possono interessare qualunque cittadino attivo e consapevole sono molto simili, “trasversali” potremmo dire, ed è su questi temi che desideriamo promuovere un dibattito.

Considerato che il processo di consapevolezza e di partecipazione è lungo e complesso, riteniamo auspicabile che questo dibattito prosegua e inizi a dare i suoi frutti in un rapporto dialettico e di collaborazione con la Pubblica Amministrazione, attuale e futura.

Amministrazione con cui vogliamo interagire come cittadini, per sostenere le politiche di un territorio che non potrà più fare a meno di un dialogo permanente sui temi dello Sviluppo Sostenibile, in un quadro che non può più prescindere da un rapporto strategico con le nuove opportunità che si potranno generare grazie ad un dialogo costruttivo con i comuni limitrofi.


Quando parliamo di Sviluppo Sostenibile intendiamo l’attenzione verso tutti i temi che comportano un impatto sull’ambiente, considerando - secondo un vecchio adagio degli indiani d’America e secondo un proverbio Masai - che il territorio su cui abitiamo non ci è dato in regalo dai nostri padri, ma lo abbiamo preso in prestito dai nostri figli ai quali va restituito come e persino meglio di come ce lo hanno dato.


QUESTO DOCUMENTO

Quello che segue non vuole dunque essere un manifesto o un documento programmatico, ma un sommario di temi ai quali ci piacerebbe fosse dato rilievo nell’informazione, nei dibattiti imminenti e futuri per permettere a tutti i cittadini di avere più elementi per valutare la scelte pubbliche dello sviluppo futuro.

Abbiamo quindi volutamente stilato un documento breve e costituito da una serie di punti, tutti da sviluppare, sui quali, dopo averne tanto discusso tra noi, vorremmo attivare una discussione, un confronto, un dibattito.


ABBIAMO DIVISO I TEMI IN CINQUE GRANDI CATEGORIE:


1. Trasversale

2. Ambientale

3. Economico

4. Sociale

5. Culturale


Vediamoli punto per punto:


1. Trasversale

La categoria “trasversale” riunisce tutti quei temi che hanno incontrato un interesse diffuso e generale tra i cittadini di età, categoria e frazione di provenienza diverse.

In questa categoria si pongono questioni relative alla vivibilità del territorio comunale per ciò che riguarda i servizi, l’urbanistica e la sicurezza.

Vorremmo a questo proposito approfondire i seguenti temi:

  • L’informatizzazione della P.A. garantire a tutto il territorio l’accesso alla Banda Larga/Internet per le Aziende e i Cittadini;
  • i trasporti tra le frazioni e con i centri extra comunali;
  • l’attivazione di trasporti speciali e periodici verso uffici, cimiteri e presidi sanitari o la convenzione con associazioni di volontariato (AUSER, Croce Rossa, ecc.) che offrono già questo servizio;
  • il problema del traffico e dei parcheggi per gli abitanti delle frazioni durante sagre e grandi manifestazioni;
  • l’istruzione e la formazione;
  • le opportunità di lavoro sul territorio;
  • la sicurezza e l’ordine pubblico;
  • lo smaltimento dei rifiuti e delle acque reflue;
  • la fornitura di acqua e energia (Quale impatto sull’ambiente. Come funzionano i Consorzi, i.e. Acquedotto del Fiora, Coseca e le ATO etc)
  • opere per un ambiente di vita gradevole (parcheggi, piste ciclabili, sentieristica, giardini pubblici attrezzati, aree gioco, aree verdi all’interno dei centri abitati, bagni pubblici, restauro dei centri storici, ecc.);
  • miglioramento e decentramento dei servizi (certificati e documenti) erogati dall’Amm. Pubblica per gli abitanti delle frazioni (decentramento tramite postazioni internet e/o uffici aperti nelle frazioni una volta a settimana, etc.)

2. Ambientale

A questa categoria appartengono i temi legati alla protezione/promozione del territorio dal punto di vista ambientale, storico, naturalistico, paesaggistico, quali:


  • le aree protette e i parchi del territorio (informazioni sul loro numero ed estensione, numero di visitatori, giro economico, indotto,ecc.) e il loro stato di salute (dati);
  • eventuali ulteriori emergenze (peculiarità, endemismi da proteggere o valorizzare, ecc.);
  • gestione delle servitù di passaggio (molti nuovi proprietari tendono a recintare le loro proprietà impedendo servitù di passaggio centennali);
  • lo stato di salute del territorio (ad. esempio citando gli standard urbanistici, etc.);
  • il paesaggio e le tracce impresse dalla Storia (grotte preistoriche, siti etruschi, medioevali, siti minerari, poderi e i consorzi agricoli della riforma: come preservarli e promuoverli);
  • bonifiche passate e future (il resoconto del sindaco uscente);
  • l’educazione ambientale (bilancio delle attività del decennio passato da parte del Laboratorio di Educazione Ambientale La Finoria);
  • gestione delle acque (i dati delle analisi, acque calde e non, recupero acque piovane e rete fognaria separata, depuratori, fognature, carenza estiva, pericoli esondazioni e frane, etc.);
  • gestione dei rifiuti (anche durante le manifestazioni e sagre; Tassa o tariffa sui rifiuti? Raccolta porta a porta o cassonetti? Inceneritore, termovalorizzatore o differenziazione spinta?; la filiera dello smaltimento, i dati sulla produzione e sulla percentuale di differenziazione, confronto con i comuni limitrofi e la provincia; gli standard da raggiungere secondo il decreto Ronchi; nuove soluzioni);
  • lo stato della salute dei cittadini nel nostro territorio (dati epidemiologici, fisici e psicologici su depressioni, suicidi, tossicodipendenze, devianza e disagio giovanile, abbandono scolastico, ecc.).


3. Economico

Ci troviamo di fronte ad una ormai conclamata crisi economica mondiale. A nostro parere, è con tutta probabilità l’attuale modello di sviluppo che va messo in discussione. Si possono prendere in considerazione altri modelli? Si può iniziare a parlare di Sviluppo Sostenibile o di Sviluppo Sufficiente (come lo definisce Andrea Segrè, preside della Facoltá di Scienze Agrarie di Bologna), se non addirittura di Decrescita ed Economia del mantenimento (come con coraggio teorizza da anni lo studioso francese Serge LaTouche)

“L'ambiente non può più essere visto come uno dei tanti ostacoli che ogni tanto ci capitano nel mondo degli affari, ma deve essere visto come la risorsa importantissima e che va vista nel suo insieme, nella sua interezza. Non abbiamo ancora accettato che nell'organizzazione delle imprese il limite della massimizzazione del profitto deve essere quello dell'utilizzo sbagliato e del consumo dell'ambiente” .

Numerosi esempi a livello mondiale dimostrano che il superamento della crisi è possibile se si mette in discussione il modello di sviluppo ispirato al consumismo sfrenato e se abbiamo il coraggio e la forza di ripartire dalle economie locali.

Vivere in un ambiente piccolo, poco antropizzato e ancora abbastanza integro, dovrebbe farci capire il suo valore. Facciamone una forza.

Per questo ci piacerebbe sentire il parere dei cittadini su:


o quale nuovo modello di sviluppo abbracciare;

o quali settori dell’economia chiamare a concorrere allo sviluppo (industria, turismo, artigianato, ricerca, finanza, cultura, ecc.);

o quale rapporto tra sviluppo - ambiente.- paesaggio.- cultura.- tradizione.- memoria;

o quale modello per il turismo: mordi e fuggi - grandi eventi - valorizzazione del locale - cultura - patrimonio storico, archeologico, artistico e architettonico;

o quale è la situazione attuale circa la ricettività e la programmazione futura in base al recente piano strutturale;

o quali sono le offerte turistiche del territorio, attuali e da sviluppare;

o quale è il Piano di promozione del Territorio e come allungare la stagione turistica;

o per ciò che concerne il comparto agro alimentare: quali le aziende di produzione e trasformazione in emergenza sul territorio (il vino, il bosco, l’olio, i prodotti biologici e tipico-locali; possibilità di attivare catene di distribuzione a Km 0, ecc);

o quale il ruolo delle aziende che fanno ricerca come partner dello sviluppo (le esperienze di altri parchi tecnologici: Trieste, Vignola,ecc);

o che spazio per le imprese tecnologiche e informatiche di servizi a basso impatto ambientale;

o quale ruolo per la formazione (i temi da proporre nel futuro, i corsi fatti negli anni passati, gli spazi per corsi e conferenze: LEA La Finoria , Centro Conferenze ai Bagnetti, Cinema Teatro di Gavorrano, teatri di Ravi e Caldana, biblioteca, ecc.);

o lo sviluppo di opportunità di lavoro locali (il teatro e la cultura come nuova ricchezza anche economica; esempi degli anni passati, come il corso di Videoreporter e Tecnico dello spettacolo promosso dal Comune di Gavorrano; esempi di altri comuni, come Campiglia Marittima e gli operai- tecnici luce, ecc.).


4. Sociale

Rientrano in questo ambito tutti i bisogni legati alla socializzazione, all’integrazione, all’educazione, all’istruzione, all’assistenza e alla salute pubblica.Vorremmo dunque discutere di temi quali:


o l’assistenza agli anziani, ai malati, ai disabili, agli svantaggiati

o l’assistenza all’infanzia

o l’integrazione (degli immigrati e degli emarginati)

o i rapporti con la scuola (progetti in comune, collaborazioni, campagne, teatro, cinema e musica a scuola, Il Comune dei Ragazzi, l’educazione ambientale, l’educazione alimentare, lo sport, campagne sulla droga, l’educazione sessuale, biblioteca e mediateca, doposcuola, etc.);



5. Culturale

Il comune di Gavorrano ha attivato, negli ultimi anni in modo particolare, una interessate politica culturale. Molti passi sono stati fatti molti ancora da fare.

Ci piacerebbe discutere dei seguenti temi:

o quali sono le linee guida del progetto culturale avviato sino ad ora;

o in che modo il progetto culturale può essere volano di sviluppo;

o i grandi filoni (da mettere in rete):

o il Parco Minerario Naturalistico di Gavorrano e la sentieristica (156 Km) trekking, mountain bike e cavallo;

o il Parco Nazionale Archeo Tecnologico delle Colline Metallifere (la cui presidenza ha sede presso i Bagnetti);

o la rete con altri parchi e riserve del territorio;

o le emergenze archeologiche: siti preistorici, etruschi e medievali del territorio;

o Il Teatro: da diversi anni ormai il Comune di Gavorrano ha investito sul teatro:

o da cinque anni è attiva la stagione estiva del teatro delle Rocce, che inizia a coinvolgere anche alcune frazioni dove si sono svolte numerose rappresentazioni;

o da due anni opera, sostenuto dal Comune, un gruppo di discussione attivato presso la Biblioteca che afferisce al progetto denominato “I Dialoghi” e che prevede anche rappresentazioni teatrali e residenze invernali di artisti che preparano le loro produzioni presso il nostro Comune;

o Da alcuni anni l’Ass. Culturale Officina Hermes anima alcuni gruppi teatrali amatoriali che producono più rappresentazioni l’anno; (“La compagnia del sottoscala”, il gruppo teatrale sordi e udenti “Il viaggio”, la compagnia che anima molti dei ristoranti della zona con delle intriganti cene con Delitto:La Compagnia del Tranello”);

o L’Ass. Culturale Spazio Temporale e la “Compagnia del Topo Birbante” entrambe con sede a Ravi che da tre anni organizzano il “Festival Internazionale Nuove Figure”, unico festival di teatro per bambini in tutta la provincia di Grosseto e uno dei maggiori in Toscana, la rassegna di teatro per compagnie emergenti “Libero Circuito” alla quale aderiscono compagnie di varie parti della Toscana ed una “Rassegna primaverile per bambini”.

o La compagnia amatoriale “Quinta E Senza” di Gavorrano;

o Il gruppo di clown “Gli Acchiappamantici” del Grilli;

o La Musica: Il comune di Gavorrano, oltre ad ospitare da 3 anni una importante rassegna regionale rock giovanile ed un mini festival rock nella frazione di Ravi, ha operanti sul suo territorio molti artisti con i quali si possono attivare percorsi culturali;

o La “Filarmonica Giuseppe Verdi” di Gavorrano e la Scuola di Musica;

o Ci sono altre realtà emergenti? Come mapparle? Come promuovere la rete tra loro e il raccordo con le politiche di sviluppo culturale dell’Amministrazione?

o pensare ad un Extrafestival (festival intercultural per l’integrazione)

o riattivare la biblioteca con una persona dedicata e/o affidando eventualmente il servizio in appalto con attività di animazione, guide alla lettura, doposcuola, ecc.;

o quali rapporti con la scuola? (Comune dei ragazzi, collaborazione col Parco Minerario e col LEA);


Conclusione


Adesso tocca ai cittadini ed ai loro futuri Amministratori che potranno scegliere di creare immediatamente i presupposti per lo sviluppo con un’azione orizzontale e dirompente, oppure restare in attesa del classico “un nuovo governo centrale che inventi qualcosa” mentre il tempo passa e le crisi strozzano le imprese.

Comunque vada solo noi possiamo compiere la scelta giusta: gestire la nostra terra, promuoverla, accompagnarla verso il futuro.

Vorremmo partecipare alle scelte con la nostra testa, con la nostra cultura e con la volontà di continuare a viverci e a crescere i nostri figli qui anziché affidarci a chi arriva da fuori con l'orizzonte temporale di un fondo di investimento che prevede per statuto l'obbligo di liquidare i suoi fondi entro cinque anni e che non segue un obiettivo di uno sviluppo sostenibile a lungo termine.


Auguriamoci un buon lavoro nel territorio per una grande rivoluzione culturale.


Gruppo Promotore “Forum Agenda 21 Gavorrano”



A proposito dell'inceneritore di Scarlino/2

Ospitiamo il documento inviatoci da :
"Scarlino Energia" per il
SI all'Inceneritore
di Scarlino

questo al fine di informare i cittadini di Gavorrano sul tema dei rifiuti nel nostro territorio.


- Inizio documento Ufficio Stampa "Scarlino Energia" -


Per comodità di lettura, riportiamo in neretto e corsivo le affermazioni del "Comitato per il No all'Inceneritore" ed in rosso le controdeduzioni di "Scarlino Energia".


L'inefficacia delle bonifiche da arsenico fatte nei terreni limitrofi all'inceneritore è confermata dall'accrescimento, in alcuni punti, della concentrazione di tale elemento chimico


Le bonifiche sul sito industriale di Scarlino Energia, con un investimento di oltre 4 milioni di euro, sono ancora in corso, quindi ci sembrerebbe corretto non sentenziare sulla loro efficacia fino a che non saranno terminate.


L'inceneritore galleggia sull'arsenico ed è ad elevato rischio chiusura, con un futuro notevolmente incerto per l'occupazione dei lavoratori impiegati all'interno della struttura;


Non è chiaro sulla base di quale normativa o fatto oggettivo si afferma che l’impianto sarebbe ad elevato rischio di chiusura. Comunque sull’incertezza occupazionale si fa presente che a tutti i 62 dipendenti di Scarlino Energia è applicato il CCNL di categoria e che nel proprio organico non c’è nessun/a lavoratore/trice a titolo precario, occasionale, co.co.pro o interinale.


Il recente problema della rumorosità sottolinea come l'inceneritore non sia affatto costruito con le migliori tecnologie, ma sia solamente un vecchio impianto "rattoppato";


Le migliori tecnologie disponibili (BAT: best avaible techniques) sono norme e dati tecnici, facilmente dimostrabili e riscontrabili in base alla legislazione vigente ed al progetto presentato in sede di AIA e VIA. Basterebbe avere la competenza e l’accortezza di andarsele a leggere. Sulla “questione rumore” infine si fa presente che i Decibel sono una unità di misura oggettiva e non opinabile. Le rilevazioni effettuate sia dall’ARPAT che dalla stessa Azienda dimostrano come le emissioni acustiche generate dall’impianto siano sempre state e continuano ad essere entro i limiti di legge.


Con l'ultima alluvione del 16-12-2008, si sono materializzate tutte le criticità della viabilità dell'area industriale del Casone (con sottopassi e strade allagate), evidenziando di nuovo l'elevato rischio idraulico di tale zona;


L’impianto è notoriamente ubicato in area industriale, come stabilito dalle norme, e sorge al posto dei vecchi forni di arrostimento della pirite, in uso al Casone di Scarlino sin dagli anni ’60. Non si tratta quindi di nuova urbanizzazione. Semmai l’eventuale rischio idraulico dovrebbe interessare le nuove volumetrie abitative e turistiche programmate o in fase di localizzazione nella Piana di Scarlino.


Lo studio dei venti dominanti considerati nella VIA è totalmente errato;


Tralasciando il fatto che questa affermazione sarebbe diffamatoria e potrebbe indurre a conseguenze di natura penale, teniamo a precisare che sia l’ARPAT, sia la Provincia di Grosseto sia l’Università di Firenze hanno confermato ufficialmente che lo studio dei venti presentato in sede di VIA è appropriato e attendibile. Anche in questo caso basterebbe avere la competenza e l’accortezza di studiarli i documenti.

In ogni caso, visto che preferiamo usare l’ironia invece della querela, facciamo presente che, al fine di tranquillizzare gli eterni dubbiosi, stiamo valutando l’ipotesi di affidare un nuovo “studio sul vento” ad un’equipe composta da personalità di indiscussa e comprovata competenza nel settore: Clark Gable (Rhett Butler) e Vivien Leigh (Rossella O’Hara), Cristoforo Colombo e Alessandra Sensini, Eolo e Beaufort, Don Quichotte e i Fratelli Montgolfier. Il team di esperti sarà coordinato dal colonnello Bernacca ed i risultati saranno inviati a tutti i possessori di cellulari wind….


Le innumerevoli osservazioni avanzate da Comitati, Enti, Associazioni, sulla VIA presentata da Scarlino Energia, rendono la stessa TECNICAMENTE INAMMISSIBILE;la valanga di integrazioni richieste dalla Provincia a Scarlino Energia;considerato quanto sopra riterremo grave ed ingiustificato il comportamento di coloro i quali, dovessero esprimere un parere tecnico favorevole alla VIA di Scarlino Energia.


Le osservazioni fatte da Comitati, Enti e Associazioni sono considerazioni di parte e quindi possono essere valutate come soggettive e non oggettive. Le osservazioni alla VIA devono essere giudicate congrue dalla Provincia, non dallo stesso soggetto che le avanza. In ogni caso la legge riconosce la legittima facoltà di ricorrere al TAR in caso si reputi che vi siano evidenti ed ingiustificati errori o lacune nel merito del procedimento amministrativo. Ovviamente il ricorso al TAR comporta oneri ed onori, quindi bisogna essere certi di quello che si contesta.


L'incenerimento non risolve il problema delle discariche, poiché per ogni tonnellata bruciata si producono polveri sottili e circa 300 Kg di ceneri estremamente tossiche, che devono andare in discariche speciali con costi elevati;


Questi dati non riguardano la realtà dell’impianto di Scarlino, le cui ceneri non superano il 14-16% del peso del rifiuto in entrata. Le ceneri possono essere inoltre recuperate nei cementifici e nella produzione di asfalti. Quindi tecnicamente il conferimento in discarica delle ceneri può essere ridotto anche fino a zero.


Il Combustibile da Rifiuto (CDR) che si dovrebbe produrre nella Provincia di Grosseto, comporterebbe comunque problemi sanitari nel sito di lavorazione e non accenderebbe nemmeno uno dei tre forni dell'inceneritore;


All’impianto di selezione, compostaggio e produzione di CDR delle Strillaie, una volta a regime, con i rifiuti della provincia di Grosseto si produrranno fino a 45.000 ton/anno di CDR. L’impianto di Scarlino utilizzerà, una volta autorizzato ed a regime, 96.000 ton/anno di CDR e 24.000 ton/anno di biomasse. Se la matematica non è un opinione. In ogni caso per legge bisogna ragionare per ATO e non per provincia.


Tutti i partiti locali, di maggioranza e minoranza, stanno valutando la possibilità di non ricorrere all'incenerimento e di promuovere la differenziata porta a porta;

Il COSECA non è più interessato all'inceneritore;


L’impianto è privato, quindi non spetta ai partiti gestirlo (con la buona pace di tutti….)


Tutti gli studi medici confermano la pericolosità di tali impianti, per la salute dei cittadini ;


Se anche in questo caso ci fosse la competenza e l’accortezza di leggerli tutti gli studi medici sull’argomento, sarebbe facile accorgersi che a partire dall’OMS (organizzazione mondiale della sanità), per passare dall’Associazione Italiana di Epidemiologia, senza scomodare il prof. Umberto Veronesi, il più illustre oncologo italiano, si concorda nel dire che questa pericolosità non è data affatto per certa e semmai è confermato da ampia letteratura scientifica che non esiste una diretta correlazione tra l’insorgenza di determinate patologie e la vicinanza agli impianti. Che poi esistano argomentazioni opposte sull’argomento è del tutto legittimo, ma di certo non possono essere rappresentate come verità indiscusse.


Tutti gli studi economici confermano la sostanziale inconvenienza dell'incenerimento;


Infatti la gestione dei rifiuti non è un’attività esclusivamente quantificabile ai soli fini economici, ma vi è una componente sociale, ambientale, territoriale, ecc. Non a caso la stragrande maggioranza degli impianti a servizio della gestione dei rifiuti è in mano pubblica. Semmai occorre sottolineare che, essendo invece l’impianto di Scarlino privato, la sua costruzione e gli ulteriori interventi migliorativi apportati non hanno gravato sulle tasche dei cittadini attraverso le tasse. E di conseguenza la valutazione sull’economicità dell’investimento, fino a prova contraria, rientra nelle esclusive competenze della società. proprietaria.


Sulla stampa locale, si evidenzia che il 2009 sarà l'anno della differenziata porta a porta;
Con la differenziata spinta i rifiuti da portare a discarica saranno sempre meno, mentre un inceneritore per rendere economicamente, ha bisogno di un quantitativo costante di rifiuti;

Risulta evidente come i sistemi di incenerimento e differenziata spinta non possono coesistere;


In molti paesi avanzati (come la Svezia, Olanda, Germania, Austria) le alte percentuali di raccolta differenziata (per noi invidiabili) convivono benissimo con la presenza dei termovalorizzatori. Proprio per questo motivo loro riescono a conferire in discarica solo percentuali irrisorie di rifiuti. Noi toscani invece, notoriamente carenti di impianti di recupero energetico, riusciamo a conferire in discarica mediamente oltre il 50% del totale dei rifiuti prodotti, anche utilizzando in maniera sempre più estesa il sistema di raccolta porta a porta. Inoltre, a titolo di cronaca, si ricorda che la nuova direttiva europea (Direttiva 2008/98/CE) prevede esplicitamente il recupero energetico al fine di ridurre drasticamente proprio lo smaltimento in discarica. Per contro in nessun atto europeo si è sentita l’esigenza di raccomandare o solamente indicare un determinato sistema di raccolta rispetto ad un altro, come strumento per limitare l’utilizzo delle discariche. Parimenti la fase della raccolta (anche utilizzando sistemi più spinti) influisce solo in minima parte sulla fase del recupero energetico.


In base all'Articolo 216 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie (G.U. n. 220 del 20/09/1994, s.o.n.129), gli inceneritori sono considerati industrie insalubri di prima classe (le più pericolose) e comportano un degrado ambientale e perdita di valore del territorio. Tanto che il D.L. 228 del 2000 stabilisce che le zone ad alta qualità agricola non sono idonee ad ospitare tali impianti. Viceversa, dove esistono inceneritori, l'agricoltura è messa in ginocchio;


Infatti non a caso l’impianto di Scarlino è da sempre ubicato in zona INDUSTRIALE.


La Legge Regionale Toscana n°1 del 3 gennaio 2005 "Norme per il governo del Territorio", detta le norme per lo sviluppo sostenibile, nel rispetto delle esigenze legate alla migliore qualità della vita delle generazioni presenti e future;
il protocollo di Kyoto, come alcuni amministratori pensano, non è un videogioco giapponese, ma precisi impegni per la riduzione dei gas serra;


La Legge Regionale Toscana 22 novembre 2007, n. 61 prevede esplicitamente il recupero energetico come parte integrante della gestione del ciclo dei rifiuti. Il PIER (Piano regionale di indirizzo energetico) prevede la termovalorizzazione dei rifiuti come strumento per ridurre la dipendenza della Toscana dalle fonti combustibili di origine fossile, contribuendo anche in questa maniera proprio al rispetto degli obiettivi del protocollo di Kyoto (si ricorda a tal fine che le emissioni dei termovalorizzatori sono inferiori a quelle delle centrali termoelettriche alimentate a carbone o idrocarburi).


gli inceneritori sono tra i maggiori responsabili delle emissioni di tali gas;


Affermazione avventata. L’ISTAT ha documentato in un apposito studio (con i dati disponibili al 2005) che in Italia i principali responsabili delle emissioni di gas serra sono le industrie, il traffico ed il riscaldamento domestico. Secondo l’ARPAT (dati 2006) gli impianti di incenerimento in Toscana contribuiscono con appena lo 0,67% sul totale delle emissioni della Regione.


il riciclaggio consente ad un risparmio energetico di gran lunga superiore all'energia prodotta dagli impianti di incenerimento.


Altra affermazione avventata. Ciascuna filiera del riciclo va analizzata separatamente per flussi di materia e flussi di energia, attraverso la LCA di prodotto (Life Cycle Analysis), ed in molti casi è dimostrato che il riciclo non è affatto vantaggioso rispetto alla termovalorizzazione o altre forme di recupero o smaltimento (e questo è confermato anche dalla recente Direttiva Europea in materia di rifiuti). Inoltre occorre tenere presente sia i vincoli dettati dalla normativa vigente sia quelli dettati dalle leggi fisiche (esempio il secondo principio della termodinamica). A titolo di esempio: per riciclare 100 kg di carta si producono fino a 50 kg di pulper e fanghi di cartiera, altamente tossici, che a loro volta necessitano di essere trattati in appositi impianti di smaltimento o recupero energetico. Il vetro andrebbe separato per colore e solo quello trasparente ha un effettivo appeal per le vetrerie. Per legge i PCB, i rifiuti ospedalieri ed i farmaci scaduti vanno termo distrutti. Il polistirolo ed il cellophane non si possono riciclare. La plastica riciclata non può essere utilizzata per imballaggi o stoviglie ad uso alimentare. Eccetera.


Concludendo.


Grazie al progresso scientifico e tecnologico, siamo stati sulla luna, abbiamo prodotti arsenali nucleari, abbiamo inventato gli antibiotici, abbiamo catalogato l’intero genoma umano, abbiamo clonato animali…. Ma non siamo ancora riusciti a riciclare il 100% dei rifiuti che produciamo né tantomeno a smaltirli in maniera biodegradabile. E soprattutto i rifiuti non diminuiscono, ma stanno aumentando anno dopo anno. In attesa di una futura ed auspicabile rivoluzione copernicana in questo settore, il recupero energetico rimane uno dei tasselli necessari per limitare il più possibile l’impatto ambientale dei nostri consumi … che portano ciascun toscano a produrre mediamente circa 2 kg di rifiuto al giorno pro capite (compresi i neonati e gli ultraottuagenari). E fin qui abbiamo parlato prevalentemente solo dei rifiuti solidi urbani, che rappresentano appena un terzo del totale dei rifiuti prodotti annualmente in Toscana. Ma dei rifiuti speciali non si parla mai. Come se non esistessero. Eppure stiamo parlando di milioni di tonnellate di materia. Alla faccia della Strategia Rifiuti Zero. E’ praticamente impossibile risolvere questo problema adducendo soluzioni (demagogiche) che passano solo attraverso la riduzione alla fonte, il “porta a porta” e centri di riciclo tipo Vedelago (TV). Le cose sono un po’ più complesse di come le si vuole far apparire. Infatti anche a Treviso producono tranquillamente CDR e lo mandano a recupero energetico….


Scarlino Energia

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