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mercoledì 28 aprile 2010

da Il Tirreno del 28.04.10 "Sì dell’Unesco, tace il ministro Pezzo di Maremma patrimonio dell’umanità: ok da Parigi, ma..."


Per non far fare fatica a nessuno ecco un copia incolla dal sito della Provincia di Grosseto sull'articolo apparso oggi su "Il Tirreno".





Buona lettura.....e buona fortuna a tutti noi!!


I presidenti di Provincia e Regione scrivono alla Prestigiacomo: «Silenzio preoccupante, proroghi l’incarico a Corsi»

GROSSETO. La notizia più attesa è arrivata: la Commissione Unesco ha assegnato il “cartellino verde” al Parco nazionale Colline metallifere per l’ingresso all’European and Global Unesco Geoparks Network. Insomma, i paesaggi della memoria mineraria maremmana possono diventare patrimonio dell’umanità. Manca solo qualche dettaglio formale. Ma c’è il rischio concreto che questi “dettagli” si trasformino in ostacoli insormontabili.
Colpa degli amministratori del Parco? No. Loro la missione l’hanno compiuta. Il fatto è che - ormai da un mese - il Parco gli amministratori non li ha più. Il presidente Hubert Corsi e il comitato di gestione sono “scaduti” il 31 marzo e - per ragioni imperscrutabili - il ministro dell’Ambiente (Stefania Prestigiacomo, Pdl), ancora non ha nominato i successori, né ha firmato una proroga come invece ha fatto per il “gemello” Parco dell’Amiata. E così ecco la possibilità di “perdere il treno”. «Caro mister Corsi - scrive infatti il coordinatore della Commissione - il vostro dossier è stato considerato completo. Come è prassi della Commissione verrà effettuata una missione di valutazione nella vostra area... Vi invitiamo a completare l’iter entro la metà di agosto così che i commissari valutatori possano presentare un report in tempo per l’incontro del 28 settembre...».
Perfetto. Se non fosse che Corsi non è più presidente, e che al suo posto non c’è nessuno. Chi e come, dunque, potrà “completare l’iter” entro la metà di agosto? Il caso è delicato, in gioco ci sono milioni di euro e un bonus d’immagine straordinario per la Maremma e per l’intera Toscana. E non è un caso dunque che siano proprio il presidente della Regione, Enrico Rossi, e il presidente della Provincia, Leonardo Marras, a scrivere al ministro Prestigiacomo per chiedere la proroga del comitato di gestione provvisoria del Parco tecnologico e archeologico delle Colline Metallifere Grossetane.
«La soddisfazione per il via libera alla visita in loco che entro il prossimo giugno dovrebbe sancire il riconoscimento di “Tuscan Mining Geopark” da parte dell’Unesco - sottolinea Marras - è pari solo alla preoccupazione per lo stallo amministrativo in cui il Comitato di gestione è sospeso dopo la sua scadenza. Per questo Regione e Provincia hanno deciso di prendere un’iniziativa ufficiale nei confronti del ministero dell’Ambiente, cui spetta per legge sia la proroga del Comitato che la nomina del presidente. È molto preoccupante, infatti, che per un mese intero ci siano stati sia assenza di atti amministrativi che il black out di comunicazione sulle sorti del Parco delle Colline Metallifere, mentre per quel che concerne il “Parco museo delle miniere dell’Amiata”, istituito nello steso giorno, si è già provveduto a deliberare la proroga confermando il presidente uscente. Fra l’altro - aggiunge Marras - abbiamo fatto presente al ministro che entro giugno è prevista la conclusione della procedura per inserire il Parco nella Rete europea e mondiale dei geoparchi e geositi Unesco».
Più duro il Pd di Gavorrano, che pone alcune domande: «Perché il ministro ha usato due pesi e due misure per due parchi nati con la stessa legge, lo stesso decreto istitutivo e le stesse finalità? Perché il Pdl locale tace su una situazione dannosa per il territorio? Quale ragione ha impedito, nelle more di un eventuale rinnovo completo del Comitato per il quale occorrono alcuni mesi, di prorogare quello in carica?». E così via. Con un sospetto che di per sé sa già di risposta: «Temiamo che sia prevalsa ancora una volta una concezione padronale della politica e delle istituzioni per cui per il Parco dove c’è il presidente “amico” la proroga arriva mentre per quello dove c’è un presidente “non allineato” la proroga non si fa».


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