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lunedì 8 marzo 2010

PIERO SANSONETTI a Gavorrano - Apertura Campagna Elettorale di Sinistra Ecologia e Libertà. Sabato 20.03 h 17.00 Centro Giovani B.Gavorrano.

















Inoltriamo ai nostri lettori l'evento che si svolgerà il prossimo sabato 20.03 a Gavorrano.



Con la presenza del noto giornalista Piero Sansonetti si apre la campagna elettorale di Sinistra Ecologia e Libertà Gavorrano, con la volontà di partire e dibattere sul tema della questione morale e l'etica della politica. Un nuovo soggetto polito come Sinistra Ecologia e Libertà che si propone di rilanciare ed unificare la Sinistra, non può a nostro avviso, non partire dalla questione morale e l’etica della politica. La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale, perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico. Occorre rimetterla al centro come questione politica per colmare il distacco profondo con la collettività. Le cronache politiche e giudiziarie ci mostrano quotidianamente un triste spettacolo fatto di gravi episodi di malcostume e corruzione o concussione, che hanno come protagonisti leader o personaggi politici. Sono ormai passati molti anni da Tangentopoli, ancor più dalle parole di Enrico Berlinguer, allora Segretario Nazionale del PCI, ma purtroppo, rileggendo quelle parole, i concetti espressi, appaiono sempre attuali, e rimane invariata la fondatezza della denuncia. Per queste ragioni, la nostra Sezione Comunale di Gavorrano propone il seguente documento come dichiarazione d’intenti che ogni esponente del Partito che ricopra cariche di Governo di qualsiasi livello o candidato a ricoprirle, dovrà sottoscrivere, a partire dai candidati al Consiglio Regionale nelle nostre liste per le Elezioni del 28 - 29 Marzo 2010. È nostra volontà affrontare il tema proposto nell’iniziativa pubblica organizzata per l’apertura della nostra campagna elettorale, un appuntamento di discussione e confronto aperto a tutta la cittadinanza, al quale saranno presenti i candidati al Consiglio Regionale per la Circoscrizione Provinciale di Grosseto nelle liste di Sinistra Ecologia e Libertà. Abbiamo la speranza che tale iniziativa coinvolga tutte le forze politiche del Centro-Sinistra, consapevoli che l’alternativa al Governo delle destre, non può non basarsi su una proposta diversa di valori sui quali strutturare l’idea di società che la Sinistra si propone di costruire.
I Partiti devono concorrere, in quanto gruppo dirigente, alla formazione della volontà politica della Nazione, guidando la collettività verso uno sviluppo sociale e verso uno sviluppo economico giusto. Se la politica non svolge tale funzione perde di significato, compromettendo i principi di rappresentatività, democrazia e partecipazione; spingendo la politica ad una metamorfosi kafkiana da valore a disvalore. Partendo dal presupposto che non può esistere politica senza etica, e non può esistere gestione del pubblico senza morale. Le persone democraticamente elette da una comunità per rappresentarla nelle Istituzioni preposte, non possono prescindere da tali considerazioni in ogni azione intrapresa nell’esercizio della loro funzione. Sono quindi da considerare denigrabili tutte le azioni e le scelte condotte da chi ricopre una carica pubblica, che arrecano o che potrebbero arrecare danno al bene comune, ogni comportamento che non trova fondamento nell’interesse della collettività, ma che al contrario rappresenta una scelta mossa da interessi di parte, corporativi o criminali. Qualsiasi persona coinvolta in ruoli di rappresentanza politica non può e non deve avere pendenze non risolte nei confronti della giustizia, o delle stesse Istituzioni (tributi, abusi edilizi, …) nelle quali sia chiara la sua mala fede o negligenza. Ogni persona investita di una carica pubblica non può e non deve avere posizioni collusive o collaborative con associazioni segrete od organizzazioni criminali. Chiunque ricopra un ruolo istituzionale non può e non deve subire vincoli di mandato o pressioni di parte mosse per eludere l’interesse comune. Firmando tale documento se ne condivide le ragioni e la sostanza, rispettandone i principi nel proprio operato politico e sociale, impegnandosi a diffonderne i valori nelle organizzazioni politiche di militanza e nelle Istituzioni di riferimento, denunciando ogni abuso o deviazione all’opinione pubblica e autorità competenti, nel rispetto dell’interesse della collettività.

STRALCI DELL'INTERVISTA DEL 1981 AD ENRICO BERLINGUER, ALLORA SEGRETARIO NAZIONALE DEL PCI, SULLA QUESTIONE MORALE:

I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l'iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un "boss" e dei "sotto-boss". Tutte le "operazioni" che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell'interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Un credito bancario viene concesso se è utile a questo fine, se procura vantaggi e rapporti di clientela; un'autorizzazione amministrativa viene data, un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata, un'attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti. La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell'amministrazione, bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell'Italia d'oggi, fa tutt'uno con l'occupazione dello stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt'uno con la guerra per bande, fa tutt'uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati. Ecco perché dico che la questione morale è il centro del problema italiano. Ecco perché gli altri partiti possono provare d'essere forze di serio rinnovamento soltanto se aggrediscono in pieno la questione morale andando alle sue cause politiche. Quel che deve interessare veramente è la sorte del paese. Se si continua in questo modo, in Italia la democrazia rischia di restringersi, non di allargarsi e svilupparsi; rischia di soffocare in una palude.

Per informazioni rivolgersi alla sede di Sinistra Ecologia e Libertà di Gavorrano.


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