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sabato 14 marzo 2009

A proposito dell'inceneritore di Scarlino


Ospitiamo il documento del Comitato per il No all'Inceneritore di Scarlino al fine di informare i cittadini di Gavorrano sul tema dei rifiuti nel nostro territorio.

"Preso atto che :

L'inefficacia delle bonifiche da arsenico fatte nei terreni limitrofi all'inceneritore è confermata dall'accrescimento, in alcuni punti, della concentrazione di tale elemento chimico (vedi ultime interrogazioni presentate in Consiglio Provinciale - documento);

L'inceneritore galleggia sull'arsenico ed è ad elevato rischio chiusura, con un futuro notevolmente incerto per l'occupazione dei lavoratori impiegati all'interno della struttura;
Il recente problema della rumorosità (il sibilo emesso dall'impianto, si sentiva addirittura da Scarlino Paese) sottolinea come l'inceneritore non sia affatto costruito con le migliori tecnologie, ma sia solamente un vecchio impianto "rattoppato";
Con l'ultima alluvione del 16-12-2008, si sono materializzate tutte le criticità della viabilità dell'area industriale del Casone (con sottopassi e strade allagate), evidenziando di nuovo l'elevato rischio idraulico di tale zona;
Lo studio dei venti dominanti considerati nella VIA è totalmente errato;
Le innumerevoli osservazioni avanzate da Comitati, Enti, Associazioni, sulla VIA presentata da Scarlino Energia, rendono la stessa TECNICAMENTE INAMMISSIBILE (documento) ;
la valanga di integrazioni richieste dalla Provincia a Scarlino Energia (documento)
considerato quanto sopra riterremo grave ed ingiustificato il comportamento di coloro i quali, dovessero esprimere un parere tecnico favorevole alla VIA di Scarlino Energia.

Inoltre, considerato che:

L'incenerimento non risolve il problema delle discariche, poiché per ogni tonnellata bruciata si producono polveri sottili e circa 300 Kg di ceneri estremamente tossiche, che devono andare in discariche speciali con costi elevati;
Il Combustibile da Rifiuto (CDR) che si dovrebbe produrre nella Provincia di Grosseto, comporterebbe comunque problemi sanitari nel sito di lavorazione e non accenderebbe nemmeno uno dei tre forni dell'inceneritore;
Tutti i partiti locali, di maggioranza e minoranza, stanno valutando la possibilità di non ricorrere all'incenerimento e di promuovere la differenziata porta a porta;
Il COSECA non è più interessato all'inceneritore;
Tutti gli studi medici confermano la pericolosità di tali impianti, per la salute dei cittadini ;
Tutti gli studi economici confermano la sostanziale inconvenienza dell'incenerimento;
Sulla stampa locale, si evidenzia che il 2009 sarà l'anno della differenziata porta a porta;
Con la differenziata spinta i rifiuti da portare a discarica saranno sempre meno, mentre un inceneritore per rendere economicamente, ha bisogno di un quantitativo costante di rifiuti;
Risulta evidente come i sistemi di incenerimento e differenziata spinta non possono coesistere;
in base all'Articolo 216 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie (G.U. n. 220 del 20/09/1994, s.o.n.129), gli inceneritori sono considerati industrie insalubri di prima classe (le più pericolose) e comportano un degrado ambientale e perdita di valore del territorio. Tanto che il D.L. 228 del 2000 stabilisce che le zone ad alta qualità agricola non sono idonee ad ospitare tali impianti. Viceversa, dove esistono inceneritori, l'agricoltura è messa in ginocchio;
La Legge Regionale Toscana n°1 del 3 gennaio 2005 "Norme per il governo del Territorio", detta le norme per lo sviluppo sostenibile, nel rispetto delle esigenze legate alla migliore qualità della vita delle generazioni presenti e future (documento) ;
il protocollo di Kyoto, come alcuni amministratori pensano, non è un videogioco giapponese, ma precisi impegni per la riduzione dei gas serra;
gli inceneritori sono tra i maggiori responsabili delle emissioni di tali gas (documento);
il riciclaggio consente d un risparmio energetico di gran lunga superiore all'energia prodotta dagli impianti di incenerimento.

considerato quanto sopra

invitiamo gli Amministratori a riflettere seriamente sull'ipotesi di dotare la Provincia di Grosseto di un inceneritore, che non serve, crea notevoli problemi sanitari e ci vincolerebbe nelle future scelte per almeno 20 anni.

Bambino malato di tumore: colpa dell'inceneritore di Forlì? Il caso finisce in Tribunale

(Sesto Potere) - Forlì - 9 aprile 2008 - I genitori di un bimbo di 11 anni colpito da una grave malattia hanno presentato un esposto chiedendo alla magistratura di verificare eventuali connessioni con gli effetti provocati dalla presenza dell'inceneritore di Forlì.

La notizia è molto importante e vale la pena di metterla in risalto, trattandosi forse del primo caso per l'Italia in cui sarà affrontato in sede penale il possibile collegamento causale tra una grave patologia tumorale occorsa ad un bambino residente in prossimità di due inceneritori e gli inquinanti emessi dai medesimi impianti. L'esposto presentato (nel 2006) dai genitori del bambino si affianca a quello proposto da un gruppo di cittadini e da alcune associazioni ambientaliste (Clan-destino e WWF) mediche (Associazione Romagnola Ricerca Tumori) ed ecomomiche (Confedilizia) contro il raddoppio dei due inceneritori.

Nel corso della prima udienza, che si è svolta venerdì 4 aprile scorso, il GIP Michele Leoni, ha dato avvio all'incidente probatorio, affidando l'incarico a quattro consulenti tecnici d'ufficio ed ai consulenti designati dalle parti di verificare se esista o meno con ragionevole certezza un nesso causale tra la patologia del bambino e le emissioni degli inceneritori e se tali impianti presentino caratteristiche e funzionamento tali da rappresentare un rischio per la salute.

Le eccezioni della difesa degli imputati (i legali rappresentanti dei due inceneritori) sono state tutte respinte ed il GIP ha riconosciuto piena legittimità a partecipare all'incidente probatorio in qualità di parti offese non solo ai genitori del bambino, ma anche i dieci cittadini di Forlì, riconoscendo altresì tale dirto anche alle associazioni proponenti, in quanto portatrici di interessi superindividuali.

Altro elemento importante da rilevare è il fatto che il GIP, nell'affidare l'incarico della perizia relativa al bambino al consulente medico, ha ravvisato la necessità che quest'ultimo si avvalga dell'assistenza di un epidemiologo, evidenziando così la necessità inquadrare la patologia del bambino all'interno del più ampio problema dell'impatto dei due inceneritori sulla salute della popolazione residente.

Il cammino da percorrere non è certo facile, ma certamente si può affermare che già un passo avanti è stato fatto": commenta Gianni Malatesta.


Pubblichiamo alcuni brani del 4° rapporto della Società Britannica di Medicina Ecologica (06/2008)

INCENERIMENTO DEI RIFIUTI ED EFFETTI SULLA SALUTE

"Dopo la prima pubblicazione di questo rapporto sono emersi nuovi dati rilevanti che evidenziano come l'inquinamento da particolato fine abbia un ruolo pesante sia nella mortalità cardiovascolare che in quella cerebrovascolare (sez. 3.1) e che dimostrano che il pericolo sia più grande di quanto ci fossimo resi conto in precedenza. Sono stati anche pubblicati ulteriori dati sui pericoli per la salute derivanti dai particolati e sui rischi di altri inquinanti emessi dagli inceneritori (sez. 3.4). Ad ogni nuova pubblicazione scientifica i pericoli legati all'incenerimento dei rifiuti diventano sempre più evidenti e difficili da ignorare......

d) Effetti sui Bambini e sul Feto - I particolati veicolano varie sostanze chimiche all'interno del corpo umano, compresi gli idrocarburi aromatici policiclici (IPA). Frederica Perera del Columbia Centre for Children's Environmental Health ha trovato che il feto è dieci volte più vulnerabile ai danni di queste sostanze. Ha anche trovato che i particolati PM 2,5 hanno un effetto avverso sul feto in sviluppo con riduzioni significative nel peso, nella lunghezza e nella circonferenza della testa e ha ribadito la necessità di ridurre le concentrazioni di polveri fini nell'ambiente.......

"C'è anche la questione della sostenibilità. I rifiuti distrutti in un inceneritore vengono rimpiazzati. Questo richiede nuove materie prime e nuove lavorazioni, trasporti, imballaggi ecc. ecc. Invece la riduzione, il ri-utilizzo e il riciclo rappresentano una strategia vincente. E' stato dimostrato in varie città che si possono sottrarre quantità elevate di rifiuti allo smaltimento in discariche (> 60%) inmodo relativamente veloce. Quando questo accade non resta molto da bruciare"..........

"L'incenerimento deresponsabilizza e ciò incoraggia le industrie a continuare a fare prodotti che si trasformano in rifiuti tossici problematici. Una volta che il rifiuto è stato ridotto in cenere, chi può dire chi ha fatto che cosa? ..........E' ora di incominciare a invertire questo trend. E questo non verrà realizzato se continuiamo ad incenerire i rifiuti.".....

Maggiori informazioni su:
www.noinceneritorediscarlino.org

http://www.disinformazione.it/effetti_salute_inceneritori.htm
http://www.disinformazione.it/inceneritori_nanoparticelle.htm

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