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martedì 24 marzo 2009

La Carta di intenti di Agenda 21 Gavorrano

Nonostante il sempre più diffuso senso di impotenza e di sfiducia nei confronti della politica e l’assenza di azioni politiche che promuovano una partecipazione diffusa sul territorio, un nutrito gruppo di cittadini del Comune di Gavorrano, ha iniziato a discutere sui temi dello sviluppo futuro del territorio.

Queste discussioni sono iniziate dapprima in via informale e spontanea (al bar, all’uscita da scuola, da teatro o da un concerto, al supermercato, nel negozio sotto casa), per poi assumere i connotati di incontri regolari e coinvolgendo sempre più persone motivate a parlare e a confrontarsi.

Dopo mesi di discussioni su quelli che sono stati individuati quali temi cruciali per lo sviluppo del territorio e la sua gestione, la volontà diffusa del gruppo è stata quella di poter incontrare altri cittadini e i candidati a Sindaco alle prossime elezioni amministrative per ascoltare il loro pensiero in merito ai suddetti temi.

Gradualmente si è presa consapevolezza che ciò che stavamo facendo altro non era che “partecipazione attiva alla vita politica del territorio”, scoprendo con piacere che numerose altre comunità in Italia e in Europa hanno già intrapreso - spesso da molti anni e con buoni risultati - un percorso simile al nostro.


Il Forum Agenda 21 locale

Sono molte le comunità di cittadini ad avere adottato quella modalità già concepita dalle Nazioni Unite nel 1992 e nota come AGENDA 21 locale.


- Agenda 21 è un programma delle Nazioni Unite dedicato allo sviluppo sostenibile; esso consiste in una pianificazione completa delle azioni da intraprendere, a livello mondiale, nazionale e locale, dalle organizzazioni delle Nazioni Unite, dai governi e dalle amministrazioni in ogni area in cui la presenza umana esercita un qualche impatto sull'ambiente

La cifra “21” che fa da attributo al sostantivo “Agenda” si riferisce al secolo corrente, in quanto temi prioritari di questo programma sono le emergenze climatico-ambientali e socio-economiche che l'inizio del Terzo Millennio pone inderogabilmente dinnanzi all'Umanità intera.

Agenda 21 è quindi un piano d’azione per lo sviluppo sostenibile, da realizzare su scala globale, nazionale e locale con il più ampio coinvolgimento possibile di tutti i portatori di interesse che operano su un determinato territorio.

Agenda 21 Locale

L'esecuzione dell'Agenda 21 è stata programmata per includere interventi a livello internazionale, nazionale, regionale e locale. In alcuni stati le autorità locali hanno preso iniziative per la realizzazione del piano a livello locale, come raccomandato nel capitolo 28 del documento. Questi programmi locali sono noti come “Local Agenda 21”.

Pur mantenendo una nostra indipendenza, sia nei metodi di lavoro che nei temi trattati, il confronto con cittadini di altri comuni che hanno già attivato l’Agenda 21 locale ci è stato molto utile per allargare il nostro orizzonte e per rinforzare la sensazione di non essere da soli.


COSA VOGLIAMO FARE

La nostra intenzione è quella di attivare una discussione attiva tra i cittadini e tra cittadini e politici, spostando l’attenzione dalle singole personalità ai programmi per il futuro.

Consapevoli che sussistono ancora differenze marcate tra chi si riconosce in idee di destra e chi di sinistra, ci siamo tuttavia resi conto, proprio grazie al differente orientamento politico dei membri del gruppo, che i temi che possono interessare qualunque cittadino attivo e consapevole sono molto simili, “trasversali” potremmo dire, ed è su questi temi che desideriamo promuovere un dibattito.

Considerato che il processo di consapevolezza e di partecipazione è lungo e complesso, riteniamo auspicabile che questo dibattito prosegua e inizi a dare i suoi frutti in un rapporto dialettico e di collaborazione con la Pubblica Amministrazione, attuale e futura.

Amministrazione con cui vogliamo interagire come cittadini, per sostenere le politiche di un territorio che non potrà più fare a meno di un dialogo permanente sui temi dello Sviluppo Sostenibile, in un quadro che non può più prescindere da un rapporto strategico con le nuove opportunità che si potranno generare grazie ad un dialogo costruttivo con i comuni limitrofi.


Quando parliamo di Sviluppo Sostenibile intendiamo l’attenzione verso tutti i temi che comportano un impatto sull’ambiente, considerando - secondo un vecchio adagio degli indiani d’America e secondo un proverbio Masai - che il territorio su cui abitiamo non ci è dato in regalo dai nostri padri, ma lo abbiamo preso in prestito dai nostri figli ai quali va restituito come e persino meglio di come ce lo hanno dato.


QUESTO DOCUMENTO

Quello che segue non vuole dunque essere un manifesto o un documento programmatico, ma un sommario di temi ai quali ci piacerebbe fosse dato rilievo nell’informazione, nei dibattiti imminenti e futuri per permettere a tutti i cittadini di avere più elementi per valutare la scelte pubbliche dello sviluppo futuro.

Abbiamo quindi volutamente stilato un documento breve e costituito da una serie di punti, tutti da sviluppare, sui quali, dopo averne tanto discusso tra noi, vorremmo attivare una discussione, un confronto, un dibattito.


ABBIAMO DIVISO I TEMI IN CINQUE GRANDI CATEGORIE:


1. Trasversale

2. Ambientale

3. Economico

4. Sociale

5. Culturale


Vediamoli punto per punto:


1. Trasversale

La categoria “trasversale” riunisce tutti quei temi che hanno incontrato un interesse diffuso e generale tra i cittadini di età, categoria e frazione di provenienza diverse.

In questa categoria si pongono questioni relative alla vivibilità del territorio comunale per ciò che riguarda i servizi, l’urbanistica e la sicurezza.

Vorremmo a questo proposito approfondire i seguenti temi:

  • L’informatizzazione della P.A. garantire a tutto il territorio l’accesso alla Banda Larga/Internet per le Aziende e i Cittadini;
  • i trasporti tra le frazioni e con i centri extra comunali;
  • l’attivazione di trasporti speciali e periodici verso uffici, cimiteri e presidi sanitari o la convenzione con associazioni di volontariato (AUSER, Croce Rossa, ecc.) che offrono già questo servizio;
  • il problema del traffico e dei parcheggi per gli abitanti delle frazioni durante sagre e grandi manifestazioni;
  • l’istruzione e la formazione;
  • le opportunità di lavoro sul territorio;
  • la sicurezza e l’ordine pubblico;
  • lo smaltimento dei rifiuti e delle acque reflue;
  • la fornitura di acqua e energia (Quale impatto sull’ambiente. Come funzionano i Consorzi, i.e. Acquedotto del Fiora, Coseca e le ATO etc)
  • opere per un ambiente di vita gradevole (parcheggi, piste ciclabili, sentieristica, giardini pubblici attrezzati, aree gioco, aree verdi all’interno dei centri abitati, bagni pubblici, restauro dei centri storici, ecc.);
  • miglioramento e decentramento dei servizi (certificati e documenti) erogati dall’Amm. Pubblica per gli abitanti delle frazioni (decentramento tramite postazioni internet e/o uffici aperti nelle frazioni una volta a settimana, etc.)

2. Ambientale

A questa categoria appartengono i temi legati alla protezione/promozione del territorio dal punto di vista ambientale, storico, naturalistico, paesaggistico, quali:


  • le aree protette e i parchi del territorio (informazioni sul loro numero ed estensione, numero di visitatori, giro economico, indotto,ecc.) e il loro stato di salute (dati);
  • eventuali ulteriori emergenze (peculiarità, endemismi da proteggere o valorizzare, ecc.);
  • gestione delle servitù di passaggio (molti nuovi proprietari tendono a recintare le loro proprietà impedendo servitù di passaggio centennali);
  • lo stato di salute del territorio (ad. esempio citando gli standard urbanistici, etc.);
  • il paesaggio e le tracce impresse dalla Storia (grotte preistoriche, siti etruschi, medioevali, siti minerari, poderi e i consorzi agricoli della riforma: come preservarli e promuoverli);
  • bonifiche passate e future (il resoconto del sindaco uscente);
  • l’educazione ambientale (bilancio delle attività del decennio passato da parte del Laboratorio di Educazione Ambientale La Finoria);
  • gestione delle acque (i dati delle analisi, acque calde e non, recupero acque piovane e rete fognaria separata, depuratori, fognature, carenza estiva, pericoli esondazioni e frane, etc.);
  • gestione dei rifiuti (anche durante le manifestazioni e sagre; Tassa o tariffa sui rifiuti? Raccolta porta a porta o cassonetti? Inceneritore, termovalorizzatore o differenziazione spinta?; la filiera dello smaltimento, i dati sulla produzione e sulla percentuale di differenziazione, confronto con i comuni limitrofi e la provincia; gli standard da raggiungere secondo il decreto Ronchi; nuove soluzioni);
  • lo stato della salute dei cittadini nel nostro territorio (dati epidemiologici, fisici e psicologici su depressioni, suicidi, tossicodipendenze, devianza e disagio giovanile, abbandono scolastico, ecc.).


3. Economico

Ci troviamo di fronte ad una ormai conclamata crisi economica mondiale. A nostro parere, è con tutta probabilità l’attuale modello di sviluppo che va messo in discussione. Si possono prendere in considerazione altri modelli? Si può iniziare a parlare di Sviluppo Sostenibile o di Sviluppo Sufficiente (come lo definisce Andrea Segrè, preside della Facoltá di Scienze Agrarie di Bologna), se non addirittura di Decrescita ed Economia del mantenimento (come con coraggio teorizza da anni lo studioso francese Serge LaTouche)

“L'ambiente non può più essere visto come uno dei tanti ostacoli che ogni tanto ci capitano nel mondo degli affari, ma deve essere visto come la risorsa importantissima e che va vista nel suo insieme, nella sua interezza. Non abbiamo ancora accettato che nell'organizzazione delle imprese il limite della massimizzazione del profitto deve essere quello dell'utilizzo sbagliato e del consumo dell'ambiente” .

Numerosi esempi a livello mondiale dimostrano che il superamento della crisi è possibile se si mette in discussione il modello di sviluppo ispirato al consumismo sfrenato e se abbiamo il coraggio e la forza di ripartire dalle economie locali.

Vivere in un ambiente piccolo, poco antropizzato e ancora abbastanza integro, dovrebbe farci capire il suo valore. Facciamone una forza.

Per questo ci piacerebbe sentire il parere dei cittadini su:


o quale nuovo modello di sviluppo abbracciare;

o quali settori dell’economia chiamare a concorrere allo sviluppo (industria, turismo, artigianato, ricerca, finanza, cultura, ecc.);

o quale rapporto tra sviluppo - ambiente.- paesaggio.- cultura.- tradizione.- memoria;

o quale modello per il turismo: mordi e fuggi - grandi eventi - valorizzazione del locale - cultura - patrimonio storico, archeologico, artistico e architettonico;

o quale è la situazione attuale circa la ricettività e la programmazione futura in base al recente piano strutturale;

o quali sono le offerte turistiche del territorio, attuali e da sviluppare;

o quale è il Piano di promozione del Territorio e come allungare la stagione turistica;

o per ciò che concerne il comparto agro alimentare: quali le aziende di produzione e trasformazione in emergenza sul territorio (il vino, il bosco, l’olio, i prodotti biologici e tipico-locali; possibilità di attivare catene di distribuzione a Km 0, ecc);

o quale il ruolo delle aziende che fanno ricerca come partner dello sviluppo (le esperienze di altri parchi tecnologici: Trieste, Vignola,ecc);

o che spazio per le imprese tecnologiche e informatiche di servizi a basso impatto ambientale;

o quale ruolo per la formazione (i temi da proporre nel futuro, i corsi fatti negli anni passati, gli spazi per corsi e conferenze: LEA La Finoria , Centro Conferenze ai Bagnetti, Cinema Teatro di Gavorrano, teatri di Ravi e Caldana, biblioteca, ecc.);

o lo sviluppo di opportunità di lavoro locali (il teatro e la cultura come nuova ricchezza anche economica; esempi degli anni passati, come il corso di Videoreporter e Tecnico dello spettacolo promosso dal Comune di Gavorrano; esempi di altri comuni, come Campiglia Marittima e gli operai- tecnici luce, ecc.).


4. Sociale

Rientrano in questo ambito tutti i bisogni legati alla socializzazione, all’integrazione, all’educazione, all’istruzione, all’assistenza e alla salute pubblica.Vorremmo dunque discutere di temi quali:


o l’assistenza agli anziani, ai malati, ai disabili, agli svantaggiati

o l’assistenza all’infanzia

o l’integrazione (degli immigrati e degli emarginati)

o i rapporti con la scuola (progetti in comune, collaborazioni, campagne, teatro, cinema e musica a scuola, Il Comune dei Ragazzi, l’educazione ambientale, l’educazione alimentare, lo sport, campagne sulla droga, l’educazione sessuale, biblioteca e mediateca, doposcuola, etc.);



5. Culturale

Il comune di Gavorrano ha attivato, negli ultimi anni in modo particolare, una interessate politica culturale. Molti passi sono stati fatti molti ancora da fare.

Ci piacerebbe discutere dei seguenti temi:

o quali sono le linee guida del progetto culturale avviato sino ad ora;

o in che modo il progetto culturale può essere volano di sviluppo;

o i grandi filoni (da mettere in rete):

o il Parco Minerario Naturalistico di Gavorrano e la sentieristica (156 Km) trekking, mountain bike e cavallo;

o il Parco Nazionale Archeo Tecnologico delle Colline Metallifere (la cui presidenza ha sede presso i Bagnetti);

o la rete con altri parchi e riserve del territorio;

o le emergenze archeologiche: siti preistorici, etruschi e medievali del territorio;

o Il Teatro: da diversi anni ormai il Comune di Gavorrano ha investito sul teatro:

o da cinque anni è attiva la stagione estiva del teatro delle Rocce, che inizia a coinvolgere anche alcune frazioni dove si sono svolte numerose rappresentazioni;

o da due anni opera, sostenuto dal Comune, un gruppo di discussione attivato presso la Biblioteca che afferisce al progetto denominato “I Dialoghi” e che prevede anche rappresentazioni teatrali e residenze invernali di artisti che preparano le loro produzioni presso il nostro Comune;

o Da alcuni anni l’Ass. Culturale Officina Hermes anima alcuni gruppi teatrali amatoriali che producono più rappresentazioni l’anno; (“La compagnia del sottoscala”, il gruppo teatrale sordi e udenti “Il viaggio”, la compagnia che anima molti dei ristoranti della zona con delle intriganti cene con Delitto:La Compagnia del Tranello”);

o L’Ass. Culturale Spazio Temporale e la “Compagnia del Topo Birbante” entrambe con sede a Ravi che da tre anni organizzano il “Festival Internazionale Nuove Figure”, unico festival di teatro per bambini in tutta la provincia di Grosseto e uno dei maggiori in Toscana, la rassegna di teatro per compagnie emergenti “Libero Circuito” alla quale aderiscono compagnie di varie parti della Toscana ed una “Rassegna primaverile per bambini”.

o La compagnia amatoriale “Quinta E Senza” di Gavorrano;

o Il gruppo di clown “Gli Acchiappamantici” del Grilli;

o La Musica: Il comune di Gavorrano, oltre ad ospitare da 3 anni una importante rassegna regionale rock giovanile ed un mini festival rock nella frazione di Ravi, ha operanti sul suo territorio molti artisti con i quali si possono attivare percorsi culturali;

o La “Filarmonica Giuseppe Verdi” di Gavorrano e la Scuola di Musica;

o Ci sono altre realtà emergenti? Come mapparle? Come promuovere la rete tra loro e il raccordo con le politiche di sviluppo culturale dell’Amministrazione?

o pensare ad un Extrafestival (festival intercultural per l’integrazione)

o riattivare la biblioteca con una persona dedicata e/o affidando eventualmente il servizio in appalto con attività di animazione, guide alla lettura, doposcuola, ecc.;

o quali rapporti con la scuola? (Comune dei ragazzi, collaborazione col Parco Minerario e col LEA);


Conclusione


Adesso tocca ai cittadini ed ai loro futuri Amministratori che potranno scegliere di creare immediatamente i presupposti per lo sviluppo con un’azione orizzontale e dirompente, oppure restare in attesa del classico “un nuovo governo centrale che inventi qualcosa” mentre il tempo passa e le crisi strozzano le imprese.

Comunque vada solo noi possiamo compiere la scelta giusta: gestire la nostra terra, promuoverla, accompagnarla verso il futuro.

Vorremmo partecipare alle scelte con la nostra testa, con la nostra cultura e con la volontà di continuare a viverci e a crescere i nostri figli qui anziché affidarci a chi arriva da fuori con l'orizzonte temporale di un fondo di investimento che prevede per statuto l'obbligo di liquidare i suoi fondi entro cinque anni e che non segue un obiettivo di uno sviluppo sostenibile a lungo termine.


Auguriamoci un buon lavoro nel territorio per una grande rivoluzione culturale.


Gruppo Promotore “Forum Agenda 21 Gavorrano”



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