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sabato 2 ottobre 2010

Siamo nella Rete Geopachi Unesco !!!


Non più Solo Candidati.

Ieri in tarda serata, è arrivata la bella notizia: il "nostro" Parco Nazionale Archeologico Tecnologico delle Colline Metallifere Grossetane è stato ammesso nella rete dei Geoparchi Unesco.


Per saperne di più:
Vedi Articolo Su Il Giunco:  http://ilgiunco.wordpress.com/2010/10/01/le-colline-metallifere-conquistano-lunesco/
Guarda il video: http://www.youtube.com/watch?v=2DTb9v45Ljk

Leggi il Documento: http://www.parcocollinemetallifere.it/unesco/abstractadamello.pdf

Visita il Sito: http://www.unesco.it/cni/index.php/scienze-naturali/prova


Ci auguriamo che questa importante Onorificienza non sia solo un "gagliardetto" da mettersi al petto, ma diventi una nuova vera occasione di sviluppo del Parco, soprattutto nell'ottica di divenire un potente volano di Sviluppo Sostenibile del Territorio.
Che inizi a coinvolgere sempre più il territorio: i cittadini, le sue attività produttive e commericiali e che possa coinvolgere ed interessare nuove realtà produttive. 

Ora c'è da iniziare a lavorare, con più entisiasmo e impegno di prima.

Anche perchè, può accadere che tra due anni, alla nuova visita dei Commissari, il riconoscimento possa essere ritirato, se non si riescirà a mantenere e migliorare gli standard dimostrati.

Comunque Complimenti a tutti coloro (Amministratori, Politici, Funzionari, Tecnici, Guide..) che hanno contribuito a raggiungere questo importante risultato.

2 commenti:

  1. Ci teniamo a sottolineare che i due commenti sotto riportati,non sono stati postati da Luca Agresti (Presidente del Parco Minerario delle Colline Metallifere) e da Piero Simonetti (Portavoce e consigliere del Gruppo Lista Fabiano per Gavorrano).

    La redazione di Agenda 21 ha ritenuto utile pubblicarli qui per la chiara attinenza con il Posto sopra riportato:

    IL TIRRENO
    Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell'URP
    Web www.provincia.grosseto.it e-mail urp@provincia.grosseto.it
    2010-10-07

    TURISMO
    L’INTERVISTA Agresti: «Il turismo sarà l’arma in più per il rilancio ma serve il nuovo statuto»

    #ALFREDO FAETTI
    GAVORRANO. Entrato nella Rete europea dei geoparchi dell’Unesco, il Parco archeo minerario delle Colline Metallifere guarda adesso al futuro. Gli addetti sono già a lavoro, ma per dare veramente inizio alle operazioni manca un passaggio fondamentale: l’approvazione dello statuto. Lo spiega Luca Agresti, presidente del Parco: «dobbiamo necessariamente partire dallo statuto». Tornato sabato della Grecia, dove si è svolto la IX Conferenza europea dei geoparchi in cui il Parco nostrano è stato battezzato “Tuscan Mining Geopark”, Agresti si dice «veramente soddisfatto per il riconoscimento ottenuto. È un fatto importante da cui dovremo riuscire a sfruttare».
    E il punto di partenza è, appunto, lo statuto. Ma per riuscire ad approvare il documento serve il consenso del Comitato di gestione. E qui sta il problema, perché il Comitato ancora non c’è. Com’è noto, manca ancora il membro indicato dalla Regione. Il nome ormai sembra assodato: Annarita Bramerini, assessore grossetano nella giunta regionale. Ed è quantomeno curioso che per formare il comitato, a causa delle tensioni interne al Pd, a cui la crisi gavorranese ha contribuito, si sia dovuto ricorrere per la Provincia al presidente Marras e per la Regione all’assessore. Però manca ancora l’ufficialità. «Mi auguro che la situazione si sblocchi a giorni» dice Agresti. Anche perchè il compito della Regione consiste solamente nell’indicare un nome; la nomina poi è ministeriale. «Anche il ministero avrà i suoi tempi da rispettare» spiega il presidente.
    Il problema dello statuto è concreto: finchè non verrà approvato, non potranno essere approvati nuovi atti. «Al momento ci muoviamo con le linee di bilancio approvate dal vecchio Comitato» continua Agresti. Ma questa situazione di stallo non ha fermato gli addetti ai lavori, che intanto si muovono per quello che è consentito loro. «Per quanto riguarda lo statuto, - spiega Agresti - ci stiamo scambiando delle idee e stiamo esaminando altre realtà analoghe con i vari sindaci e gli altri enti». Poi ci sono gli interventi previsti nel master-plan. Già, perchè ogni 4 anni l’Unesco verificherà se gli standard di qualità sono sempre all’altezza. «Ci stiamo occupando della cartellonistica, delle linee hinterland e della creazione di nuovi strumenti di comunicazione». Ecco, la comunicazione è uno degli aspetti più importanti in ottica futura. L’idea è quella di fornire degli strumenti di comunicazione «il più unitari possibili per il territorio. I vari comuni compresi organizzano molte iniziative e il Parco può essere un punto d’incontro a livello comunicativo». Ossia, creare degli strumenti in grado di dare una comunicazione unitaria su tutte quelle attività che riguardano i comuni del Parco. Anche perchè questa nomina va sfruttata, soprattutto a livello turistico: «Dobbiamo trovare delle iniziative in grado di finanziare il Parco e il turismo gioca in questo senso un ruolo chiave».

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  2. Un altro articolo a questo proposito:

    CORRIERE DI MAREMMA
    Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell'URP
    Web www.provincia.grosseto.it e-mail urp@provincia.grosseto.it
    2010-10-07

    PANORAMA POLITICO
    Gavorrano "Una nuova storia" lista Fabiano parla del parco delle Colline Metallifere "Riconoscimento Unesco, merito di tanti"

    # GAVORRANO - "Una nuova storia" lista Fabiano e Piero Simonetti entrano nel merito del riconoscimento Unesco all'Ente Parco delle Colline Metallifere. "Riconoscerlo come merito esclusivo di una sola persona è limitativo per la verità ed è sinonimo di ristrettezza preoccupante del modo di fare analisi politica. Lo hanno già detto altri ed io lo ripeto volentieri per piena condivisione. Solo Agenda 21 ha saputo dare sul web la notizia con stile e con correttezza. Così come pure Fantini". "L'ex vice presidente dell'Ente Parco, Alessandro Fabbrizzi, ha senza dubbio la sua parte di merito, ma non si possono (e non si devono) escludere gli altri Comuni del Parco e non si può escludere da questo successo neanche l'ex presidente Hubert Corsi, nonché l'amministrazione provinciale di Grosseto, la comunità Montana e La Regione Toscana. Diciamo piuttosto che tutti i Comuni dell'Ente Parco hanno contribuito, nei limiti delle proprie possibilità, al raggiungimento del successo targato Unesco. Anche Follonica, Roccastrada, Montieri, Monterotondo, Massa Marittima e Scarlino hanno prodotto il loro impegno per raggiungere l'obbiettivo Unesco, sia nell'azione di recupero di strutture che nell'opera di valorizzazione culturale dei trascorsi storici e minerari". Poi uno sguardo al futuro. "Adesso occorre dare nuovo smalto alla politica locale, una politica di ampio respiro, che coinvolga e non divida ulteriormente, che si ponga l'obbiettivo condiviso di risultati raggiungibili con la partecipazione di quanti intendono lavorare per il territorio e non per il proprio orticello". "Occorre 'pulire gli occhiali annebbiati' ed individuare moduli operativi nuovi che non rispondano necessariamente ai desideri delle segreterie partitiche. La forza della politica non risiede più nei numero delle tessere di un circolo, ma si nutre della passione per le cose, della voglia di voler volare alti e sopra i tritumi partitici, della conoscenza e della capacità di fare e non solo quella del dire fiumane di parole dal bell'effetto plateale. I partiti, in quanto tali, non garantiscono più la piena funzionalità degli Enti che devono amministrare. Serve fare un passo avanti, verso una politica condivisa che può sussistere anche senza il consenso delle segreterie partitiche. Ecce perché continua Simonetti • una politica che vuol mirare al coinvolgimento delle risorse in un territorio intercomunale come quello dell' Ente Parco (per massimizzarne i risultati), non può permettersi vedute monoteistiche, come invece qualcuno sta facendo e vorrebbe continuar a fare. Ora si tratta di dare benzina al motore-Parco. Ma per favore, niente confetti, onorificenze e concerti di piazza. Il risultato è arrivato e, se ben gestito, produrrà importanti ritorni (non solo economici) sull'intero territorio. Ora serve serietà, capacità amministrativa e buon senso. Gavorrano ha già pagato abbastanza e tanti soldi sta pagando ancora oggi per il Parco Minerario. Ora serve oculatezza nelle scelte - chiude -, che vuol dire sapienza del sociale e non spettacolarità e protagonismo individuale".

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