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mercoledì 11 agosto 2010

Lettera aperta da parte di alcuni cittadini di Gavorrano Energia e rifiuti Energia – rifiuti: due parole importanti e molto attuali!

Di energia ne vorremmo di più: più energie rinnovabili.

Di rifiuti invece ne vorremmo meno.

Non è soltanto un pio desiderio, questo, ma se il nostro pianeta dovrà continuare a rimanere abitabile diventa una necessità.

Meno rifiuti!!!

L’obiettivo numero uno è quello di evitare i rifiuti.

E come si possono evitare i rifiuti? Chi li produce?

Un settore è l’industria, l’altro siamo noi, i privati cittadini.

Siamo in grado noi privati cittadini di individuare il nostro compito? Siamo consapevoli del nostro ruolo essenziale? Alcune persone sì, altre meno. In ogni caso, quando arriva il bollettino della TARSU tutti ci svegliamo. Qualcuno resta perfino sotto choc quando vede la somma. L’amministrazione comunale ha confrontato le misure degli immobili (case, garage, ripostigli, cantine), fatte negli anni ’90 in genere da Vigili urbani e non da geometri, con le misure estratte dalle visure catastali affidando il lavoro ad un’azienda di recupero crediti. Controllare i metri quadri, aggiornare i dati – che lavoro c’è dietro!

Ma sono stati i metri quadri a generare i rifiuti?

Possono i metri quadri evitare i rifiuti?

Naturalmente, i metri quadri non generano rifiuti e non li possono neanche evitare. Sarebbe più sensato misurare e fissare le tasse per i rifiuti alle persone e al loro comportamento più o meno responsabile riguardo alla produzione di rifiuti, relativamente all’impegno per evitarli e per fare la raccolta differenziata. L’impegno per il futuro deve essere questo. Come si può dare una mano a quelle persone a cui nome risultano tanti metri quadri e che in relazione ad essi non producono quella quantità di rifiuti teorici che viene loro addebitata, o non li producono mai (nel caso di garage, cantine o fondi di natura non abitativa) o soltanto qualche volta all’anno (per esempio le persone che si trattengono solo per qualche settimana o qualche mese all’anno nelle loro case)?

In questo Comune ci sono casi in cui qualcuno è costretto a pagare delle somme vicine alla rovina – e talvolta anche nonostante si tratti di persone responsabili e che si impegnano

- a fare la raccolta differenziata

- a farla correttamente, ad esempio piegando i cartoni e le bottiglie di plastica e di latte.

Sappiamo bene che i contenitori non ripiegati generano un volume di trasporto maggiore rispetto ai contenitori piegati (talvolta il volume è cinque volte più alto); se se ne riducesse il volume si eviterebbero costi di trasporto più alti. Quanto rispetto e quanta cura si dedicano alla preziosa motivazione delle persone che dimostrano un comportamento responsabile? Gli sforzi recenti per controllare e per precisare i metri quadri delle abitazioni rispecchiano un pensiero inefficace per risolvere le questioni del nostro futuro e contraddicono le buone intenzioni ecologiche di chi amministra Gavorrano! Impegniamoci a ricordare alcuni provvedimenti più equi, altrove già messi in pratica, e a contribuire con la nostra fantasia a un modello diverso che dia forza e motivazione ai nostri concittadini nella risoluzione del problema.

Qualche esempio positivo c’è (e non a Friburgo, ma proprio in Italia!!!):

- alcuni supermercati mettono a disposizione dei contenitori per la raccolta differenziata per potervi introdurre subito parte degli imballaggi completamente superflui, che così possono essere subito smaltiti dopo la spesa, senza neppure arrivare a casa nostra (meglio sarebbe che i produttori responsabili evitassero gli imballaggi superflui, che tra l’altro suggeriscono un contenuto maggiore di un prodotto che effettivamente non c’è);

- un’iniziativa positiva della Coop è la busta della spesa biodegradabile e la raccolta dell’olio alimentare di scarto;

- a Padova, Trento e Curmaieur usano un METODO chiamato Kangoo. E’ un sistema per collegare con carta magnetica la raccolta della spazzatura e il suo peso con la famiglia che abita in un certo indirizzo (NON METRI QUADRI MA PESO!! SI PUO' FARE!!!)

- a Vedelago in Veneto, dove si raccoglie e ricicla il 98% dei rifiuti CON un impianto costato 5 milioni di € (il Cogeneratore è costato 26 milioni!!!).

- Senza contare poi Friburgo, Amburgo, Malmoe (dove col biogas prodotto dalla fermentazione dei rifiuti organici producono metano per Taxi, Bus, Scuolabus..) !!!

Avete delle altre idee su come evitare i rifiuti e come sviluppare un modello di pagamento più equo e più motivante? Abbiamo scritto ad alcune imprese di smaltimento dei rifiuti di altri Paesi europei (ebbene sì; ma in fondo, anche Gavorrano è in Europa!!!) per esporre il problema e per chiedere loro in che modo assolvano al compito, per poter discutere meglio le varie possibilità sperimentate altrove con successo e per imparare dalla loro esperienza e anche dai loro errori del passato (è con il confronto che si può migliorare, non certo con la chiusura, adducendo come sciocca scusa che “Gavorrano non è mica Friburgo”).

Questa lettera è firmata da alcuni cittadini che desiderano

  1. raccogliere nuove idee e proposte sull’argomento
  2. raccogliere altre firme per consegnare la lettera ai consiglieri di Gavorrano
  3. organizzare un incontro di tutti gli interessati per approfondire l’argomento
  4. organizzare un incontro pubblico al quale sarà invitato il comune di Gavorrano.

L’incontro di tutti gli interessati è previsto per la metà/fine di settembre

Firmatari dell’appello al 11 agosto 2010

Anna Haake

Tiziano Barbieri

Bernhard Tietjen

Inge Haake

Clemente De Falco

Susanna Rometsch

Massimo Bucci

Fabrizio Santini

Marinella Barbuiani

Giuseppe Caprioli

Jarle Bodtker

inviate le vostre adesioni scrivendo a agenda21gavorrano@gmail.com


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